A spasso per la Ville Lumière, oggi vince la bici. Milioni fra residenti e turisti convertiti al fascino del pedale, una rivoluzione del sistema di trasporto urbano di tale portata da costringere i media di tutto il globo a prenderne atto e a reclamizzare il fenomeno, additandolo come esempio mondiale di rivoluzione verde. Una rivoluzione partita dallalto, portata avanti a forza di pedale su biciclette tutte uguali: grosse, grigie e facilmente accessibili. A quasi due mesi dal varo delloperazione «Velib», il sistema di noleggio di biciclette a breve termine messe a disposizione dal comune di Parigi, si è rivelato essere un grande successo: oltre un milione e 800mila noleggi.
Liniziativa, fortemente voluta dal sindaco Bertrand Delanoe, che vede in essa un importante strumento per la lotta allinquinamento, si basa sulle stazioni automatiche, centri di raccolta delle biciclette sulla falsariga delle vecchie stazioni postali. In ognuno dei 1.451 centri (il che equivale a uno ogni 300 metri in tutta larea metropolitana), dietro pagamento di una tariffa (ma la prima mezzora di noleggio è gratuita), è possibile inforcare la bici, per poi depositarla alla stazione di arrivo, dove sarà riutilizzata da altri utenti. Le stazioni di noleggio sono aperte 24 ore su 24 e sono dotate di cassa informatica e di un sistema di sgancio simile a quello dei carrelli nei supermercati. Una squadra di addetti, infine, monitora ora per ora la distribuzione delle biciclette e, servendosi di alcuni camioncini, riequilibra le dotazioni di ciascun punto raccolta.
Un successo dalle dimensioni impreviste, ma in linea con lo sforzo profuso in esso dal comune: 10mila le bici immesse nelle strade parigine nella prima fase di sperimentazione, e, visto il favore incontrato dalliniziativa, lassessore ai Trasporti Denis Baupin ha già annunciato grandi progetti di espansione: entro la fine del 2007 vuole arrivare a 20.600 biciclette.
Doveroso però sottolineare che fino ad ora il 97 per cento dei mini noleggi registrati è inferiore ai primi trenta minuti gratuiti, dato che dopo il trentunesimo minuto le bici pubbliche sono piuttosto costose: un euro per la seconda mezzora, due euro per la terza, quattro euro per ogni mezzora supplementare. Molto più economici gli abbonamenti: un euro per una giornata, cinque per una settimana e solo 29 per dodici mesi. .
La forza di Parigi come neo capitale del ciclismo urbano non risiede solo nel servizio «Velib», ma anche in una completezza infrastrutturale che permette ai ciclisti di arrivare comodamente da una stazione allaltra: 371 chilometri di strade dedicate alle due ruote, tra piste ciclabili e corsie preferenziali, segnaletica orizzontale e verticale ad hoc.
Svolta verde nella Ville Lumière: in due mesi già 1.800.000 noleggi
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