«Tagli per 400 milioni Così un lombardo su due pagherà meno tasse»

Formigoni presenta la sua «rivoluzione»: «Abolito il ticket sanitario»

Quattrocento milioni di tasse in meno nonostante lo Stato abbia tagliato 170 milioni alla Lombardia. «Quest’anno abbiamo avuto meno trasferimenti, ma nonostante questo tagliamo le tasse» è il soddisfatto commento di Roberto Formigoni, nel giorno in cui il consiglio approva la finanziaria regionale. La prima conseguenza è la diminuzione della pressione fiscale che entrerà in vigore dal primo gennaio: diventa infatti legge e quindi «pienamente operativa» la manovra di bilancio 2008 proposta dalla giunta che taglia 400 milioni di tasse.
«Si tratta di un bilancio che dà una mano ai cittadini attraverso un deciso abbattimento delle tasse, possibile grazie all’ottimo lavoro di amministrazione del patrimonio e delle risorse regionali compiuto in questi anni» si complimenta con se stesso e con i suoi il governatore.
I cittadini verseranno 400 milioni di euro in meno, grazie all'abbattimento dell'addizionale Irpef (200 milioni), alla soppressione del ticket sanitario di 10 euro sulla diagnostica in vigore dal primo dicembre (che “vale” 50 milioni) e alla conferma dell’azzeramento della tassa sul metano (150 milioni di tasse in meno). Più in particolare, per quel che riguarda l’Irpef, dal primo gennaio 2008 la quota di reddito pari a 15.493,71 euro sarà totalmente esente da questa tassa addizionale (0,3 per cento). In pratica chi ha un reddito non superiore a questa cifra - cioè 4 milioni e 100mila contribuenti - non pagherà l'addizionale; chi ha un reddito superiore (1.480.000 contribuenti), godrà comunque di una riduzione, perché la pagherà solo per la parte eccedente i 15.493,71 euro. Con questa decisione la Regione alleggerisce la pressione fiscale di circa 200 milioni all'anno (quasi 400 miliardi delle vecchie lire).
Quanto ai contributi sulla sanità, già dal primo dicembre 2007 non si paga più il ticket regionale di 10 euro sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Rimane solo il ticket di 36 euro, imposto per legge statale. Così come rimangono tutte le esenzioni, progressivamente messe in atto dal 2002 a oggi, per molteplici categorie di cittadini: anziani, bambini, pazienti che soffrono di particolari patologie, o cittadini appartenenti alle fasce più deboli. Tali esenzioni riguardano la farmaceutica (circa il 50 per cento delle ricette), il Pronto soccorso e la specialistica ambulatoriale (70%).
«Sono tasse in meno che però garantiscono anche l’eccellenza del servizio. Ad esempio continuiamo ad investire su nuovi ospedali e nuovi macchinari», assicura il presidente. Tra le novità positive, le risorse aggiuntive (120 milioni) messe a disposizione sei mesi fa per fronteggiare malattie particolarmente gravi come i tumori e la Sla, la sclerosi laterale amiotrofica. Formigoni nega che una parte del merito vada attribuito anche al governo: «Non c’è nessun investimento in più.

Al contrario quest’anno i trasferimenti dello Stato sono di 170 milioni in meno. Per quanto riguarda la sanità ci sono tredici regioni che prendono in percentuale più di noi anche se la Lombardia è l’unica regione con il bilancio in pareggio in questo settore».

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