Tagli alle Regioni, la Lombardia protesta

Si è svolto per quasi l’intera giornata di ieri un «seminario» di maggioranza della Regione Lombardia al quale hanno partecipato il governatore Roberto Formigoni, gli assessori della giunta regionale, il presidente del Consiglio regionale Attilio Fontana e i consiglieri regionali della Cdl. Dopo la riunione di giunta, che ha deliberato tra l’altro la richiesta dello stato di crisi per le imprese del settore avicolo e l’approvazione di una legge sul mercato del lavoro (i dettagli verranno comunicati nei prossimi giorni), larga parte del dibattito è stato dedicato alla nuova Finanziaria, alla luce della bocciatura da parte della Consulta.
Ampio il disappunto all’interno della maggioranza sui tagli operati dal governo alle Regioni, e in particolare a quelle virtuose come appunto la Lombardia. La vicepresidente Viviana Beccalossi ha proposto di fare come il governatore siciliano Cuffaro: puntare i piedi, andando con una delegazione lombarda direttamente dal premier Berlusconi, in modo da fargli presente le proprie rimostranze.
Tra gli altri temi affrontati, quello del «capitale umano», definito come una delle priorità dell’ottava legislatura. «La Regione Lombardia - ha sottolineato Formigoni - migliorerà la sua competitività nel mondo aiutando i giovani, i ricercatori, gli artigiani, a rendere più geniale il capitale umano. La recente missione a Boston, conclusa con l’accordo con lo stato del Massachusets per lo scambio di professionalità e conoscenze, ha confermato che i nostri studenti, laureandi e laureati, sono molto preparati e ricercati».
Altro argomento cui è stata assegnata particolare rilevanza è il miglioramento dei servizi alla persona, includendo quindi la famiglia, il sociale e il settore socio-sanitario.

Il prossimo obiettivo sarà «far diventare le aziende sanitarie locali il punto di programmazione sul territorio - ha affermato Formigoni -; intendiamo attivare sempre più i servizi di prevenzione e per questo è efficace la collaborazione tra gli assessorati Sanità e Welfare».

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