Tagli e vincoli ai Comuni, tasse per i cittadini E la Lombardia si ribella

Cinquecento sindaci in piazza per ribellarsi contro un sistema che penalizza i più virtuosi, invece che premiarli. Cinquecento primi cittadini e amministratori del Nord che consegnano simbolicamente la fascia tricolore al prefetto e manifestano per chiedere un allentamento del patto di stabilità e la piena restituzione del gettito Ici del 2008. Che vogliono dire 340 milioni di euro, 36 soltanto per Milano. Ci sono tutti nel giorno della protesta organizzata dall’Anci Lombardia e capeggiata dal suo presidente e sindaco leghista di Varese, Attilio Fontana. Ci sono tutti e di tutti gli schieramenti politici, tranne il sindaco della città della Madonnina, Letizia Moratti. La sua è un’assenza che pesa nelle file degli amministratori pubblici. Le critiche arrivano dal Pd ma anche dal Pdl. «Si è attivata per via diplomatica, ma l’importante è avere risultati. Qualsiasi telefonata autorevole non ha eco e senso senza 500 sindaci in piazza», commenta Giulio Gallera, capogruppo del centrodestra a Palazzo Marino. Ma al di là delle polemiche quello che conta è il risultato di ieri. «Sono molto soddisfatto di questa giornata - spiega Attilio Fontana -. Sebbene la stragrande maggioranza dei comuni lombardi abbia i conti in regola, veniamo trattati come se gli spreconi fossimo noi. Ci vengono tolti i trasferimenti, ogni forma di autonomia tributaria e addirittura ci è stato impedito di investire soldi che abbiamo risparmiato.

Per contro, ad altre città e istituzioni che falliscono perché male amministrate si elargiscono milioni di euro». Un esempio per tutti: nel 2008 la spesa dei comuni lombardi è scesa di 400 milioni di euro, mentre l’intero comparto della pubblica amministrazione ha aggravato il suo deficit.

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