Controcultura

Per tagliare col passato servono lunghi coltelli

Irvine Welsh (classe 1958) è scrittore e drammaturgo, a renderlo celebre il romanzo "Trainspotting"

Per tagliare col passato servono lunghi coltelli

Non c'è mai niente di pulito e tranquillo nei noir siglati da Irvine Welsh, perché la sua visione della realtà non è mai solare né limpida e questo lo sanno bene i lettori che lo seguono fin dal suo esordio con Trainspotting nel 1993. Lo storie di Welsh hanno un'attitudine punk, mostrano il linguaggio di strada e mettono sempre in scena personaggi borderline. Sono romanzi altamente drammatici, violenti, sporchi e punteggiati da uno humour nero inconfondibile, che fa da tappeto a storie scritte con un ritmo sincopato, simile a quello di certe canzoni che durano solo 2 minuti ma hanno la velocità dell'istante.

Welsh racconta sempre uomini che sono sopraffatti dalla vita ma anche dall'alcool e dalle sostanze stupefacenti. Personaggi che non hanno niente di eroico. Uno di questi è Ray Lennox, poliziotto che abbiamo cominciato a conoscere già a partire dal romanzo Il lercio, dove si trovava ad essere il giovane pivellino gregario che affiancava lo squinternato Bruce Robertson a pattugliare le strade di Edimburgo. Qualche tempo dopo un Ray cresciuto (al quale al cinema ha dato un efficace volto Jamie Bell nel film Filth diretto da John S. Baird nel 2013) è stato protagonista di una terribile indagine legata al mondo della pedofilia nel successivo Crime (2008).

I lettori che conoscono le sue precedenti peripezie sanno quanto Lennox possa sentirsi un reduce sopravvissuto alla famiglia, all'alcool e alla cocaina e al suo mestiere di poliziotto. E sono soprattutto i casi terribili di cui si è dovuto occupare ad avere segnato nel profondo Mr. Lennox come si percepisce fin dalle prime pagine de I lunghi coltelli. La vita può ferire un uomo mortalmente. «Un avversario è uno che vuoi sconfiggere. Un nemico è uno che hai bisogno di distruggere. Con gli avversari, il compromesso è una virtù: in fondo, l'avversario di oggi può essere l'alleato di domani. Con i nemici, invece il compromesso è una forma di cedimento. Di questi tempi, le due figure sembrano sempre meno distinte». Di questo è consapevole Ray Lennox e, nonostante la sua vita sentimentale con l'amata Trudi sembri essersi finalmente equilibrata ci sono molte altre cose che gli fanno male e lo colpiscono in faccia come quelle bottiglia di vetro che ti lasciano una brutta cicatrice dopo una rissa in un pub.

Aver messo in galera un terribile serial killer non ha interrotto la sua ricerca della verità perché sa che quell'uomo non ha raccontato tutto e intuisce che il suo percorso di malvagità non si è interrotto. Il ritrovamento del cadavere di un membro del Parlamento britannico che molti ritenevano vizioso, razzista e corrotto innesca una scia di omicidi dei quali il poliziotto dovrà testardamente occuparsi fra Edimburgo e Londra in una storia in cui, poco alla volta, perderà le coordinate della propria esistenza anche a causa del brutale rapimento di suo nipote. Ma Ray Lennox sa che per venire a capo di tutto, per evitare la follia e la depressione per evitare di tornare ad essere vittima delle sue dipendenze deve chiarire, una volta per tutte, con se stesso chi e cosa vuole essere. Solo così potrà finalmente evadere da quegli incubi che sembrano rimandarlo a una terribile infanzia chiuso e isolato in un tunnel.

Ray Lennox conosce benissimo il braccio della bestia, quel percorso terribile di certe carceri inglesi, un luogo che non vorrebbe mai frequentare.

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