Dal tango «delle periferie» alla comicità tutta italiana

L’Olimpico cambia volto e lo fa rielaborando l’estetica della sala inaugurata negli anni '30 e seguendo i moderni canoni tecnologici, per una migliore fruizione da parte dell’auditorio. Fresco di restyling, il Teatro Olimpico quest’anno alza il sipario su un cartellone iridescente. Dalla sferzante comicità di Cinzia Leone e del duo Pablo e Pedro, all’emozione di musical molto apprezzati dal pubblico, C’era una volta scugnizzi, Il Fantasma dell'Opera, fino ad arrivare a due proposte di danza molto diverse una dall’altra: la fascinazione del tango argentino, da una parte, e la clownerie di un gruppo di mimi spagnoli, dall’altra. Sei spettacoli in abbonamento e tre performance fuori abbonamento, tra le quali spiccano il concerto degli Stadio (27 novembre), il recital di Gino Paoli e Ornella Vanoni (10-12 marzo), e il musical di natale ispirato ai fumetti delle Winx e dedicato soprattutto ai teenagers (22 dicembre-8 gennaio).
Si apre questa sera con Pasiones tango y musical, performance ideata dai danzatori Erica Baglio e Adrian Argon che faranno rivivere il fascino del tango di strada, meno estetizzante e più sanguigno. Scenografia essenziale, atmosfere pregne di romanticismo e musica classica a go-go, per una rivisitazione made in Italy de Il fantasma dell’Opera, musical diretto da André De La Roche e ispirato al celebre romanzo di Gaston Leroux. Lo spettacolo, che prende le distanze dalle rappresentazioni milionarie di Broadway, restituisce intatta l’atmosfera della love story dietro le quinte tra Christine e il suo mascherato spasimante.
Poche idee ma molto confuse è il titolo (rubato a un aforisma di Flaiano) dello scoppiettante one-woman-show firmato Cinzia Leone e Fabio Mureddu: una ripresa (riveduta e corretta) dello spettacolo ad alto tasso di comicità andato in scena l’anno scorso ai Satiri (9-15 gennaio).
Tra le novità della stagione spicca Sit a cura della spagnola Tricicle, una compagnia di fama internazionale di attori, mimi, e clown che faranno ridere il pubblico a crepapelle con uno spettacolo surreale: la parodia della sedia. Dimostreranno, con simpatici quadretti, come questo oggetto di uso quotidiano sia cambiato nel tempo, dalla preistoria fino ai giorni nostri.


Il 14 marzo torna in scena l’applauditissimo C’era una volta scugnizzi di Claudio Mattone e Enrico Vaime, musical di matrice partenopea ispirato al famoso film di Nanni Loy, e gran finale in abbonamento con Scene sceme di scemi in proscenio scioglilingua che presta il titolo al cabaret ardito di Pablo & Pedro, cugini della feroce parodia e della comicità demenziale (dal 18 al 24 aprile).

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