Il Comune di Genova lancia il progetto sperimentale per le famiglie sfrattate. Ieri il primo nucleo familiare è entrato nell'appartamento di via Coni Zugna a Pontedecimo. Le altre famiglie, senza tetto e in particolari condizioni di disagio, saranno ospitate, fino a un massimo di un anno, in dieci appartamenti di proprietà del Comune in attesa di altre soluzioni abitative in Valpolcevera. «La morosità è un fenomeno in crescita -conferma Bruno Pastorino, assessore comunale alle Politiche della casa- sono sempre più frequenti anche i casi di pignoramento della prima casa». Per dare un taglio alla burocrazia e fare fronte all'emergenza casa il Comune ha deciso di assegnare i dieci alloggi temporanei sul principio di discrezionalità, valutando caso per caso. Nessuna graduatoria, quindi. «Le norme sono garanzia di equità, ma non possono diventare un alibi per non fornire assistenza» dichiara l'assessore. Le prime famiglie assegnatarie pro tempore degli alloggi «sono tutte italiane e che hanno avuto uno sfratto esecutivo» assicurano dall'assessorato alle politiche abitative. Anche se, senza voler a tutti costi pensare male, la misura della discrezionalità non fa certo rima con trasparenza.
Le famiglie inserite nel programma sperimentale, pagheranno 150 euro al mese, come contributo per le utenze, in appartamenti di 80 mq appena ristrutturati e completamente arredati con il contributo del Comitato Piazza Carlo Giuliani, presente ieri con Giuliano Giuliani, partner ufficiale del Comune.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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