Tanti test e giochi interattivi la casa in mostra diventa bio

Al MuseoScienza un’esposizione sul risparmio energetico e sulle nuove tecnologie dell’abitare

Pamela Dell’Orto

Come far bene alla natura - e a se stessi - risparmiando. Riducendo i consumi energetici (dal riscaldamento all'acqua), utilizzando materiali naturali (come le vernici), e migliorando la qualità dell'aria dentro le nostre case. Perché se è vero che la maggior parte delle persone trascorre metà della vita fra le mura domestiche, allora è anche giusto migliorare il comfort e la qualità di casa. Ma anche e soprattutto aiutare l'ambiente perché meno energia si usa, meno anidride carbonica si produce.
È questo che si propone - e insegna - la mostra «Dalla casa alla bio-casa» (aperta fino al 19 novembre) al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di via San Vittore, organizzata da Filca Cooperative. Azienda leader in Lombardia nel settore dell'edilizia residenziale, da 26 anni si occupa solo di condomini eco-compatibili: dalla costruzione alla ristrutturazione al recupero di aree industriali dismesse (74 cooperative affiliate, 12.500 alloggi consegnati, 66 cantieri aperti sui quali sorgeranno duemila nuovi appartamenti, 2.200 alloggi in programma per i prossimi anni, due su tre a Milano e provincia).
La mostra propone un percorso attraverso la scienza dell'abitare studiato soprattutto per le scuole: l'evoluzione della casa, dagli albori della civiltà - quando era vista come un rifugio temporale - ai giorni nostri. Il rispetto per l'ambiente (a partire dai dettami del Protocollo di Kyoto) che deve passare attraverso la consapevolezza delle famiglie. Perché, spiega il presidente Filca Giacomo Fumeo «secondo Enea, il 41 per cento dei consumi energetici nel paesi Ue è correlato ai settori residenziali e al terziario». E allora via con test e giochi interattivi per capire come risparmiare energia, per arrivare alla grande foresta (proiettata su parete) fatta di 180mila alberi, perché con le duemila case costruite da Filca (così hanno calcolato i suoi ingegneri) è stata «abbattuta» tanta anidride carbonica quanta ne abbatterebbero tutti questi alberi. Ma la parte centrale della mostra è dedicata alle tecnologie utilizzate da Filca per costruire le nuove bio-case. Strategie che in parte si possono applicare anche alle case «normali».
Come dimezzare i consumi di acqua applicando ai rubinetti un dispositivo che miscela aria e acqua - per una doccia di tre minuti si consumano 80 litri. O risparmiare elettricità installando un «centralino evoluto» che permette di conoscere i consumi in tempo reale. Difendersi dall'inquinamento acustico grazie all'aggiunta di un «tavolato» nelle pareti. O limitare la dispersione del calore grazie a uno speciale trattamento dei vetri delle finestre e rivestendo le pareti con uno strato termico-isolante. O, ancora, installare caldaie a condensazione, grazie alle quali si risparmia il 15 per cento di energia.

I vantaggi di una casa eco-compatibile sono davvero tanti: «Costruire una bio-casa costa in media 60, 70 euro in più al metro quadro - spiega Fumeo - costo che però viene ammortizzato in poco tempo proprio con un grande risparmio di consumi energetici».

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