No alla città metropolitana, sì invece alla Milano policentrica e a un sistema di federalismo urbano tra il capoluogo e i comuni dellhinterland. A chiederlo sono i partiti della Casa delle libertà in Consiglio comunale, i cui capigruppo hanno sottoscritto una mozione urgente, primo firmatario lazzurro Giovanni Terzi, che sarà presto inserita nellordine dei lavori dellaula. Nel testo la richiesta di costituire una conferenza dei servizi e «un tavolo permanente dei comuni del milanese per creare un nuovo sistema che diminuendo i costi della collettività riesca a risolvere i problemi fondamentali».
«La nascita della provincia di Monza e Brianza, legata alla costruzione di nuovi insediamenti come Rho-Pero e nuove infrastrutture come il Corridoio 5, rendono obsoleta e onerosa la nascita di un nuovo assetto istituzionale come larea metropolitana» recita il documento. «Dobbiamo gestire bene i servizi - spiega Terzi -. La nostra non è unoperazione di potere, ma la volontà di gestire al meglio i servizi per la gente. Un federalismo urbano, non la creazione di una nuova burocrazia. In concreto? Lo ripeto, i sindaci uniti facciano funzionare meglio i servizi: Amsa, Atm, Ato, Aem devono avere la possibilità di poter raggiungere più facilmente tutto il territorio». «È chiara - aggiunge il presidente del consiglio comunale Vincenzo Giudice - loperazione condotta dal presidente Filippo Penati che è quella di mescolare le carte per arrivare a governare Milano». «Penati vuol fare il sindaco della grande Milano - gli fa eco Terzi - e non trovando nella sua maggioranza i numeri per fare il candidato sindaco vuole liquidare la Provincia». Secondo Riccardo Albertini del Nuovo Psi «questa mozione è una proposta concreta per superare le divisioni campanilistiche fra i 158 comuni della provincia, mentre per il capogruppo leghista Matteo Salvini «per vincere la sinistra sta cercando, visto anche come stanno andando le candidature a sindaco per lUnione, di cambiare la geografia milanese».
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