Taxi, via agli aumenti: andare in aeroporto costerà 5 euro in più

In vigore da luglio le nuove tariffe delle auto bianche. Da luglio entreranno in vigore le nuove tariffe: l’importo base salirà da 3 euro a 3 euro e 20 centesimi nelle ore diurne, da 6 a 6,10 euro in quelle notturne e da 5 a 5 e 20 nei giorni festivi. Aumenti anche per raggiungere l’aeroporto di Malpensa: la corsa costerà 90 euro (contro gli 85 attuali). Il tragitto da Rho-Fiera per Linate costerà 50 euro

Taxi, via agli aumenti: andare in aeroporto  costerà 5 euro in più

Fino a ieri in circolazione c’era solo il volantino di minacce dell’Ugl taxi contro l’assessore Cattaneo. Oggi, a scuse fatte, in circolazione c’è ben altro: c’è l’accordo per cui le associazioni dei tassisti hanno sudato sette camice. Gli aumenti ci saranno e scatteranno dal primo luglio. L’importo base delle corse salirà da 3 euro a 3,20 euro nelle ore diurne, da 6 a 6,10 euro in quelle notturne e da 5 a 5,20 euro nei giorni festivi. Aumenta invece di 60 centesimi la tariffa oraria. Gli aumenti più consistenti sono quelli delle tariffe fisse per gli aeroporti: le corse per Malpensa saliranno da 85 a 90 euro, il tragitto Malpensa-fiera di Rho passerà da 60 a 65 euro. Andare da Malpensa a Linate costerà 100 euro anziché 95. Resta invece invariato (a 50 euro) il costo di una singola corsa da Linate alla fiera di Rho. «Guai a parlare di stangata» intima Alfonso Faccioli (Uniontaxi). E dello stesso parere è anche l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Cattaneo: «Non è un aumento fino a se stesso ma un adeguamento ai costi e ai parametri dell’inflazione». «Per i milanesi - spiega anche il vicesindaco Riccardo De Corato - non cambierà quasi nulla. Del resto, quest’azione andava fatta perché il costo iniziale della corsa dei tassisti era fermo da dieci anni».
I tassisti avrebbero potuto chiudere l’accordo risicando anche qualche centesimo di aumento in più sulle tariffe orarie. In realtà, non sono stati promossi in tutte le materie per cui la Regione Lombardia ha chiesto di raggiungere la sufficienza per concedere il «premio». Hanno sì passato l’esame di inglese, hanno sì comprato l’auto ecologica, si sono perfino aggiornati con le nuove tecnologie per consentire il pagamento a bordo con il bancomat. Ma, ahimé, sono caduti sull’ultimo parametro richiesto: i giorni di presenza al lavoro. Il Pirellone ne aveva richiesti almeno 250 all’anno. Ma i tassisti non sono riusciti a dimostrare l’effettiva presenza sul posto di lavoro. «Del resto il tassista mica timbra il cartellino - contesta Giovanni Valli (Confederazione cooperative italiane) - Non esiste un dispositivo che registra quando il tassista comincia e finisce il turno». Con una materia insufficiente, le auto bianche si sono quindi aggiudicate aumenti per il 2,58% e non per il 3,23%, riservato ai pieni voti.
I tassisti dell’Ugl, dopo la clamorosa gaffe del volantino in cui minacciavano Cattaneo di «fare la stessa fine di Biagi», hanno chiesto pubblicamente scusa. E lui sembra aver già dimenticato qualsiasi rancore: «Abbiamo raggiunto un risultato significativo - spiega soddisfatto dopo ore di trattative - perché siamo arrivati a soluzioni costruttive senza penalizzare l’utenza». L’assessore ai Trasporti della Provincia di Milano, Giovanni De Nicola, che da mesi sta studiando soluzioni anti smog, ha apprezzato soprattutto un punto dell’accordo: «È un bene che il 60% delle auto bianche siano ecologiche. Per Expo arriveremo ad aumentare questa percentuale». D’accordo i tassisti: Nereo Villa (Satam) fa notare che «Milano è la città che ha la più alta percentuale di auto non inquinanti. Ed entro il 2014 potremmo rendere ecologico il 90% del parco auto».


Sul tavolo rimangono numerosi altri argomenti da affrontare: da una regolazione del doppio turno e della seconda guida, all’organizzazione di un servizio impeccabile per il 2015. Le auto bianche promettono il massimo impegno e chiedono che nel giro dei prossimi tre anni spariscano tutti gli abusivi.

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