Già durante la Giornata mondiale per la lotta alla tubercolosi, Milano aveva scoperto di vantare il maggior numero di casi: ben trecento in dodici mesi, cui andavano aggiunti altri trecento registrati nei comuni dellhinterland, il triplo rispetto alla media italiana. I casi registrati questanno, oltre 400, non fanno che confermare il triste primato. E la tubercolosi in città serpeggia soprattutto tra i banchi di scuola dove viene temuta più dellinfluenza A. Salgono infatti a 12 i bambini milanesi malati di tubercolosi, diagnosticati grazie alle indagini a tappeto disposte dallAsl dopo i due primi casi di Tbc fra gli alunni della scuola elementare Leonardo da Vinci di Milano. Dopo gli ultimi esami effettuati, come ha comunicato ieri lAzienda di corso Italia, sono emersi un altro caso di malattia in forma polmonare e 5 nuovi casi di natura molto lieve e non contagiosa.
Nellottica della prevenzione, in questi giorni è terminata la seconda tornata di test che ha riguardato altri 474 alunni, dopo che 416 bambini erano stati sottoposti al test di Mantoux la settimana scorsa. Gli esiti complessivi su 890 alunni hanno evidenziato 155 positività, pari al 17,4 per cento. E dagli ultimi controlli diagnostici effettuati sui bambini risultati positivi al Mantoux - esame la cui positività non significa malattia conclamata, ma dimostra soltanto che una persona è entrata in contatto con il batterio della tubercolosi - sono emersi un caso di malattia in forma polmonare e 5 nuovi casi di natura invece molto lieve e non contagiosa. I dati sono stati comunicati nel corso di una riunione del comitato scientifico allargato che si è tenuta ieri mattina allAsl a cui hanno partecipato i rappresentanti dei genitori degli alunni dellistituto Leonardo da Vinci, della scuola, del Comune di Milano (assessorato alla Salute) e tecnici dellAsl impegnati in prima linea nelle attività di indagine e sorveglianza sanitaria.
Proprio sul fronte delle evidenze che sono emerse a seguito della sorveglianza effettuata, si stanno acquisendo elementi utili per cercare di dare una spiegazione allorigine del fenomeno.
«Dagli accertamenti alla scuola elementare Leonardo da Vinci non si ravvisano motivazioni di allarme che inducano a sospendere o anche solo modificare le lezioni e la normale attività scolastica - dichiara lassessore alla Salute del Comune di Milano Giampaolo Landi -.
«Invito i genitori - conclude lassessore- di quei rarissimi bimbi (6) che non hanno ancora effettuato il test, a farlo eseguire a tutela della salute dei loro figli ed, invito i genitori dei bimbi risultati positivi ad aderire di buon grado alla profilassi proposta dagli specialisti».
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