Un team dedicato e risorse per 1 miliardo

Il 10 maggio 2007, Ibm ha lanciato il progetto Big Green che, con investimenti di un miliardo di dollari annui e un green team attualmente composto 850 specialisti, ha la finalità di aumentare in modo sostanziale il livello dell’efficienza energetica dell’It.
Il piano include nuovi prodotti e servizi che consentiranno di abbattere i consumi di energia, trasformando le infrastrutture tecnologiche in data center «verdi». L’approccio di Ibm prevede 5 fasi.
Primo. Ibm conduce una valutazione dell’efficienza energetica per ridurre i costi dell’energia anche del 40%. Una nuova tecnologia Ibm misura la distribuzione tridimensionale della temperatura all’interno dei data center. La nuova soluzione include un sistema di rilevamento della posizione e una rete di oltre 100 sensori in grado di raccogliere i dati termici velocemente e in modo preciso.
Secondo. Pianificazione e costruzione-aggiornamento di un data center energeticamente efficiente. Ibm fornisce ai clienti una panoramica online gratuita dell’efficienza energetica; una soluzione preconfigurata di circa 50 o 100 metri quadrati con tecnologie per il risparmio energetico, da installare in 8-12 settimane, meno costose del 15% rispetto ai data center tradizionali; una consulenza per migliorare il flusso d'aria sotto i data center con pavimento sopraelevato e a ridurre i costi dei cablaggio; il supporto per la progettazione e la costruzione di edifici «verdi».
Terzo. I clienti devono passare a infrastrutture virtualizzate per liberarsi dai vincoli del server «fisico», consolidare il lavoro su un numero inferiore di pc, aumentandone l’utilizzo per ridurre i costi relativi all’energia e alla manutenzione e semplificare l’infrastruttura. Oggi molti sistemi informatici utilizzano dal 5 al 12% della loro capacità. Le soluzioni Ibm consentono di arrivare, in pratica, a un utilizzo del 100% circa del server.
Quarto. Il software di gestione dell’energia è in grado di ridurre dell’80% i consumi energetici sui server mettendoli automaticamente in modalità standby quando non sono necessari. Se questo software fosse installato presso tutti i data center presenti negli Stati Uniti, il paese potrebbe risparmiare 5,4 miliardi di kilowattora l’anno, una quantità di elettricità sufficiente a riscaldare 370mila case per un inverno.
Quinto. Ibm ha lanciato un sistema di raffreddamento che aumenta l’efficienza dell’utilizzo di energia elettrica nel data center. Il prodotto-servizio Ibm installato presso un data center Ibm in Quebec, ha consentito di ottenere risparmi pari al 45%.

Le «porte di raffreddamento» brevettate da Ibm non richiedono ventilatori o elettricità supplementari e riducono l'emissione di calore dai server nei data center fino al 60% utilizzando acqua fredda per dissipare il calore generato dai sistemi informatici.

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