Al Teatro Verdi, via Pastrengo 16, va in scena in prima nazionale, fino al 24 maggio, «Elektra» di Von Hofmannsthal, rienterpretata drammaturgicamente da Elisabetta Vergani, anche attrice protagonista, e con la regia di Marco Sgrosso. La storia di Elekra è quella di una donna che lotta per ottenere giustizia con le sue sole forze: vuole infatti vendicare il padre Agamennone, ucciso dalla moglie adultera Clytemnestra e dal suo amante Egisto al ritorno dalla guerra di Troia. Elektra è sola nella sua volontà, dato che la sorella Chrysothemide sembra cercare la serenità in una vita il più possibile «normale», nel tentativo di dimenticare la tristezza nella quale è precipitata. Tante diverse individualità, nella versione di Hofmannsthal, e nessuna unità. Anche il coro si frantuma nelle varie figure in scena, e infatti non esiste. Nel lavoro di Vergani e Sgrosso, che vede unirsi il Teatro del Buratto con il Farneto, tutto comunica qualcosa. Dalla scenografia di Marco Mazzulon, che fa uso di lastre tipografiche scorrevoli, «perchè il problema in questo testo è la morte - dice Elisabetta Vergani -, la morte di Agamennone, che ha bloccato la vita di tutti. Lo scenografo mi ha proposto le lastre tipografiche: tutto ciò che fotografi rimane stampato, ed Elektra è la custode della memoria». Fino alla gestualità: «ho voluto che i movimenti fossero apposta quelli degli animali - continua la Vergani - perchè non voglio trasmettere un linguaggio naturalistico: il testo è dei primi del Novecento, ho voluto che fosse asciutto e fantasioso, lontano dalla realtà». Tante le fonti che hanno ispirato il lavoro profondo e articolato della Vergani, partendo dalla versione in francese di Hofmannsthal (che aveva ai tempi scritto per la Duse, che però mai recitò).
Di grande aiuto anche lapprofondimento realizzato con Marina Cavalli e un importante contributo hanno fornito le teorie della Zambrano che ha scritto «La tomba di Antigone» (ore 21, lunedì riposo, info: 02-6880038, 02-27002476).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.