Chi se lo immaginava che dietro gli occhiali e l'aria da nerd il giovane Bill Gates fosse in realtà un ribelle al punto da costringere i genitori a portarlo da uno psicologo.
Lo ha rivelato lo stesso fondatore della Microsoft che ha raccontato come quando aveva 12 anni i genitori - un avvocato di successo e una professoressa universitaria - fossero così disperati da portarlo da uno psicologo infantile: "Ero davvero indisciplinato", dice ai microfoni della Bbc Radio 4 per il programma Desert Island Disc, "Dovevo rispettare regole severe, ma le respingevo". Ma quell'esperienza lo ha segnato, insegnandogli l'importanza di "restituire" alla società e trasformandolo da grande in un filantropo, oltre che in un multimilionario.
Gates ha raccontato che da piccolo divorava libri, soprattutto biografie e sognava di diventare un avvocato o uno scienziato. Poi però l'informatica è diventata presto un'ossessione: durante gli anni della scuola saltava le ore di ginnastica per dedicarsi alla programmazione che lo impegnava almeno cinque ore al giorno. E proprio tra i banchi ha incontrato Paul Allen, cofondatore della Microsoft Corporation. A 19 anni Gates ha lasciato Harvard per dare vita alla società che lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo. Nel 1979, a soli 23 anni, guadagnava 2,5 milioni di dollari all'anno.
"Ero davvero un fanatico del lavoro", ha raccontato durante l'intervista, "E non facevo mai una vacanza". E su Steve Jobs: "Era un genio incredibile. Quando si è ammalato parlavamo molto di più della nostra vita e dei nostri figli".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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