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I videogame della settimana: "Crysis 3 e Dead Space 3"

Dopo qualche ombra che incombeva nel precedente secondo capitolo, con Crysis 3 la Crytek sembra aver ritrovato ispirazione e buoni risultati. E il terzo capitolo firmato Visceral Games, Dead Space 3, pur con un incremento delle sparatorie è di buonissimo livello e non farà arrabbiare, come si temeva, chi si è divorato le precedenti puntate

I videogame della settimana: "Crysis 3 e Dead Space 3"

Dopo qualche ombra che incombeva nel precedente secondo capitolo, con Crysis 3 (EA) la Crytek sembra aver ritrovato ispirazione e buoni risultati. Lo sparatutto che ci troviamo davanti, probabile capitolo conclusivo della saga, appare sicuramente più ricco di dettagli e, soprattutto, complesso il giusto per sfamare l’appetito dell’orda di videoplayer che ama questo particolare genere di giochi.

La trama, oltretutto, è decisamente più coinvolgente nel passato. Non che questo sia l’elemento chiave per cui si acquisti uno sparatutto ma certamente avere qualche stimolo in più è sempre un buon motivo per invogliare l’acquisto dell’utente. Si parte parecchi anni dopo da quello che avevamo lasciato nel capitolo precedente. New York, isolata e posta sotto una cupola, non è più la stessa per colpa della tecnologia Ceph; la Grande Mela è invasa da un particolare ecosistema che si fonde su natura e rovine. Ambientazione perfetta per poter assaltare i vostri avversari o per situazioni stealth (al giocatore la scelta). Il Profeta naturalmente è lì ad indagare sulla contaminazione subita da Ceph, unitamente al suo compagno di un tempo Psycho, Le truppe CELL vi aspettano al varco e l’intelligenza artificiale dei nemici non è da sottovalutare. Nei tutorial iniziali vi dovrete impratichire ad usare la ritrovata nanotuta, fondamentale per migliorare le proprie performance, sia offensive, sia difensive.

La goduria è data dall’uso dell’arco, dal numero di frecce limitato (potete però recuperarle dai corpi dei nemici uccisi) ma dal notevole potenziale offensivo (con punte esplosive farete strike). Starà a voi, poi, raccogliere power up per migliorare le vostre abilità (combinabili tra di loro). In multiplayer sono previste otto modalità di gioco (la nostra preferita è Hunter) e varie armi. Molti situazioni richiamano alla mente immediatamente titoli concorrenti ma anche qui troverete qualche variante interessante (legata, ad esempio, alle kill streak). Di certo, il punto di forza sono le mappe che offrono una varietà di situazioni davvero molto ampia. Dal punto di vista visivo questo è un titolo che lascia a bocca aperta. La rappresentazione di New York è accurata anche nei minimi dettagli. Si poteva far qualcosa in più con il sonoro che non rende onore a quanto avviene sul vostro televisore. In definitiva, uno sparatutto imperdibile, che sfrutta (come raramente si è visto) quasi al meglio il potenziale delle console e dall’impatto grafico da Oscar. Se il buongiorno si vede dal mattino, questo 2013 promette molto bene. Voto 9

Tranquilli, non è una copia di Gears of Wars. I fan della saga di Dead Space lo avevano temuto dopo le indiscrezioni arrivate in rete. Invece, il terzo capitolo firmato Visceral Games, Dead Space 3 (distribuito da EA), pur con un incremento delle sparatorie è di buonissimo livello e non farà arrabbiare, come si temeva, chi si è divorato le precedenti puntate. Se pensavate che il Marchio fosse andato distrutto avete fatto male i vostri conti. Ora, siamo alle prese con il pazzo Danik, leader del «Circolo» che vuole far rinascere l’umanità sotto forma necromorfa. Isaac Clarke non ne vuole più sapere di battersi. Tocca al sergente John Carver ed il capitano Robert Norton, convincerlo. Stanno infatti cercando Ellie Langford, ex di Isaac, e al cuore, si sa, non si comanda, anche se lei sta con un altro. Tocca andare sul probabile pianeta d’origine del Marchio ma la minaccia necromorfa non sarà così semplice da debellare. Attenzione ad un colpo di scena che non vi sveliamo per non togliervi il gusto della scoperta. Di base, ritroverete la stessa tensione dei precedenti episodi.

Da questo punto di vista, quindi, le difficoltà non sono diminuite. La vera novità sta nell’arsenario bellico che potrete assemblare come meglio vi aggrada attraverso progetti esistenti o creati da voi. Rispetto al passato, poi, qui avrete da scarpinare per esaminare, ad esempio su Tau Volantis, le risorse disponibili, grazie anche all’aiuto di un prezioso robottino. La campagna vi impegnerà in varie attività per proseguire nell’avventura, tra oggetti da trovare o enigmi da risolvere (non sempre stimolanti). E poi, naturalmente, ci sono i nemici (anche soldati umani) con gli scontri più frequenti che nel passato; il che, per chi ama il genere survival horror, non è proprio il massimo. In ogni caso, sui titoli di coda potrete rifare l’avventura mantenendo la dotazione accumulata. Il multiplayer non è più competitivo ma cooperativo e, tutto sommato, l’avventura in due (azionando Carver) la si vive con più serenità e possibilità. Anzi, il gioco sembra fatto apposta per essere portato avanti non da soli anche se la tensione cala di brutto. Dal punto di vista grafico, poi, poco da dire. In conclusione, un titolo che non solo i fan della saga ma ogni videogiocatore, amante di questo genere, dovrebbe avere.

Il quarto episodio è garantito. Voto 8,5

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