Nell'aere annunciano tempeste, ma per Aristofane erano segno di leggerezza. Le nuvole sono da sempre nell'immaginario un passaggio comodo e morbido per i cieli. Eppure ci fu un tempo in cui a prender la forma di cirri e cumuli fu l'orrore della guerra. Lo sbuffo codardo e tronfio di una bomba, l'esplosione balistica dell'orrore tanto ricordano una nuvola. Proprio riflettendo su questa somiglianza, e a 65 anni da uno dei bombardamenti più tragici della storia, quello delle due atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki, ha preso le mosse la riflessione di Roberto Coda Zabetta che ha voluto rileggere questa terribile pagina di storia. Quindici tele giganti per raccontare, con tatto e rispetto, col bianco, il nero e una ventina di nuance di grigio l'orrore di quell'agosto del 1945. Il maestro le ha volute chiamare «Nuvole sacre» e sono tele inedite, realizzate fra il 2008 e lo scorso gennaio, a essere esposte da oggi fino al 29 agosto a palazzo Reale (ingresso libero 9.30 - 19.30, giovedì fino alle 22.30) accompagnate dal video toccante e suggestivo do Eikon Hosoe, uno dei più raffinati maestri della fotografia del XX secolo. Mentre le immagini di Navel and A-Bomb scorrono raccontando, attraverso la danza butoh, una particolare «cosmogonia» ante bombardamento, le tele di Coda abbracciano il visitatore con il loro vortice di emozione: in quegli sbuffi, in quei bagliori si intuisce tutta la tragicità del volo di Enola Gay.
La mostra, in collaborazione con «mc2gallery», curata da Claudio Composti, porta il patrocinio del Comune: «Perché le generazioni più giovani - ha spiegato Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla Cultura - possano ripensare all'impiego di scienza, tecnica e progresso al servizio di uomo e ambiente, come forma di risarcimento dall'utilizzo distorto e distruttivo che la storia ne ha spesso purtroppo fatto». Coda Zabetta, dopo un viaggio in Giappone, si è ispirato alle nuvole dei cieli marchigiani, sua terra d'adozione: «Il mio sogno è quello di portare le tele proprio ad Hiroshima».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.