Respinta la sospensione dellordinanza del sindaco Veltroni che, in qualità di commissario delegato per lemergenza traffico nella capitale, ha organizzato un sistema di rilevazione elettronica mediante telecamere della sosta in doppia fila. Il Tar del Lazio ha infatti respinto la richiesta di sospensione cautelare del provvedimento avanzato dallOspol (Organizzazione Sindacale delle Polizie Locali). Quattro i punti utilizzati dai giudici amministrativi della prima sezione del Tar del Lazio, presieduta da Pasquale de Lise, per motivare la decisione con la quale hanno respinto la richiesta di sospensione. Inizialmente sostengono la legittimità della parte dellordinanza nel quale si è ampliato «lutilizzo - come si legge nellordinanza - degli impianti di video-sorveglianza ai fini dellaccertamento di infrazioni al codice della strada ulteriori rispetto alle norme vigenti», tanto di tipo ordinario quanto regionale, aggiungendo che «non sembrano sussistere ragioni ostative a motivare leventuale impossibilità della contestazione immediata dellinfrazione con la circostanza che linfrazione stessa è stata rilevata per mezzo di impianti elettronici di video-sorveglianza». Rispondendo alla contestazione che, con il provvedimento, al personale verrebbero dati dei compiti che esulano le «funzioni istituzionali dei vigili urbani», i giudici hanno ritenuto che «i compiti attribuiti dallordinanza impugna... al corpo di Polizia Municipale sembrano rientrare tra quelli previsti dalla legge regionale del Lazio 1/2005».
Lultimo punto trattato dai giudici è quello che vedeva lOspol sostenere che le inquadrature fornite dalla telecamere violerebbero la privacy dei cittadini. Il Tar, a questo proposito, ha ritenuto che «lordinanza impugnata, verosimilmente a fini di tutela della privacy, ha espressamente previsto che la conservazione delle rilevazioni effettuate deve avvenire limitatamente alle rilevazioni utili alla identificazione del veicolo».
LOspol non si arrende e annuncia lappello al Consiglio di Stato. «Lordinanza con la quale il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva dellOrdinanza di Veltroni sulle videocamere per la sosta in doppia fila - dichiarano dal sindacato - è caratterizzata da una sostanziale non decisione sui punti sollevati dallOspol. In particolare la stessa Ordinanza fa precedere dalla parola sembra e verosimilmente le risposte negative che ha dato alle questioni contenute nel ricorso.
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