Un satellite pensato per guardare allalba dei tempi, per scoprire comera fatto luniverso il giorno dopo la creazione, per osservare la prima luce rilasciata nello spazio 14 miliardi di anni fa. Sarà un viaggio nel tempo misterioso e ricco di scoperte scientifiche quello che attende Planck, il più potente telescopio a microonde mai lanciato nello spazio. E sarà un sogno che si avvera, accarezzato per 17 anni, faticosi ed entusiasmanti, per il Dipartimento di fisica dellUniversità di Milano che ha progettato, costruito e realizzato pezzo per pezzo uno dei due strumenti a bordo di Planck, il «low frequency instruments» (Lfi).
Il conto alla rovescia è già iniziato: il 14 maggio alle 15.12 (ora locale) Planck partirà dalla base dellAgenzia spaziale europea di Kourou in Guaiana Francese poco distante dallequatore. Al dipartimento di via Celoria per loccasione sarà allestito un mega schermo con diretta via satellite per commentare, osservare e festeggiare il lancio. Dopo essere stato per anni nei laboratori dellindustria spaziale di Vimodrone la «Thales Alenia Space», tra due giorni Planck partirà alla scoperta del cosmo bambino.
Destinazione: un milione e mezzo di chilometri dalla terra. E poco male che ai non addetti ai lavori tutto ciò possa sembrare una riedizione di Star Trek. Planck è stato addestrato per osservare «la prima luce» rilasciata nello spazio circa 14 miliardi di anni fa, il cosiddetto «fondo cosmico di microonde», quando letà delluniverso era meno di 0,003 per cento di quella attuale.
Con i dati rilevati da Planck gli astrofisici potranno tracciare una «mappa» delluniverso primordiale, molto più precisa di quella che è stata ottenuta sulla base di precedenti osservazioni.
«Per gli studiosi si tratta di unopportunità senza precedenti per raggiungere nuovi traguardi nella comprensione delle origini, della composizione e nella evoluzione delluniverso - spiega Benedetta Cappellini, ricercatrice, che ha dedicato dieci anni della sua vita, lavorando alla realizzazione del telescopio Planck - tanto più che nonostante i grandi passi compiuti nel campo della cosmologia noi delluniverso conosciamo il 4 per cento che è formato da luce e materia come la nostra. Il restante 96 per cento è formato da materia ed energia oscura di cui non sappiamo nulla».
Per realizzare il satellite ci sono voluti 17 anni di calcoli e test. Ma per il dipartimento di Fisica di Milano il lavoro è appena iniziato: il centro di ricerca di via Celoria è stato scelto anche per leggere e studiare i dati che arriveranno una volta che Planck sarà stato lanciato in mezzo allo spazio. A guidare il gruppo cè unéquipe di esperti: Marco Bersanelli, docente di astronomia e astrofisica, Aniello Mennella e Davide Maino entrambi ricercatori.
Nellarco di questi 17 anni lo sviluppo del progetto è stato una formidabile occasione di formazione scientifica per molti giovani studenti. Il satellite è già stato protagonista di oltre 30 testi di laurea magistrale, 15 di laurea triennale e di 7 tesi di dottorato di ricerca.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.