Tenaris cede Hydril in Usa e incassa 1,1 miliardi di dollari

da Milano

Tenaris ha firmato un accordo con General Electric per la cessione dell’attività di «controllo della pressione», appartenente al gruppo Usa Hydril, acquisito lo scorso anno con un’Opa da 2 miliardi di dollari. L’importo della cessione è di 1,115 miliardi di dollari. L’accordo, subordinato all’approvazione delle autorità, sarà concluso verso la fine del secondo trimestre.
Dopo l’acquisizione di Hydril, nel maggio 2007, Tenaris ha integrato le attività nel settore dei tubi, il proprio core business, gestendo separatamente l’attività di controllo della pressione. Questa consiste nella produzione, vendita, fornitura di servizi, prodotti e sistemi per il controllo della pressione, che verificano e contengono pressione fluida e gassosa durante le attività di perforazione, completamento e manutenzione dei pozzi petroliferi e del gas. In particolare, l’attività oggetto della cessione a General Electric riguarda la gestione del controllo della pressione (fluida e gassosa) durante le attività di perforazione e manutenzione dei pozzi petroliferi e di gas in ambienti difficili. Nel corso del 2008 sono attese per questa divisione vendite per 400 milioni di dollari.
L’asset in questione, secondo il presidente e ad di Tenaris, Paolo Rocca, vanta di «un’eccellente tecnologia, un team di grande valore e solide prospettive» ma «ha limitate sinergie con la nostra attività principale nel settore dei tubi. Riteniamo - ha aggiunto - che all’interno di Ge, come parte della crescente attività nel settore del petrolio e del gas, le sue opportunità saranno incrementate».
Hydril è stata acquistata da Tenaris nel maggio 2007 in seguito a un’Opa da circa 2 miliardi di dollari lanciata dalla famiglia Rocca sulla compagnia texana quotata al Nasdaq.

«Vendere questa divisione a un prezzo equo è una buona notizia», ha commentato Stephane Soussan, analista di Exane Bnp Paribas.
In Piazza Affari le azioni Tenaris hanno beneficiato dell’annuncio dell’operazione chiudendo la seduta con un incremento del’1,6% a a 13,23 euro. Tenaris è quotata anche a Buenos Aires e a New York.

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