Teniamoci stretti Garrone, Marotta e pure Novellino

Caro Lussana, facendo forza sul mio desiderio d'intervenire nella diatriba relativa alla conduzione della nostra «amata» ed aderendo all'invito del sig. Novellino «i conti li faremo alla fine», mi era astenuto dallo scrivere alcunchè onde poter quindi esprimere il mio modesto giudizio finale, che più triste non potrebbe essere!
Eccoci quindi alla cosiddetta resa dei conti. Cari Garrone, Marotta, Novellino ecc. ecc. spero e credo che vi siate resi perfettamente conto che i conti non sono assolutamente tornati! Tralascio volutamente ogni considerazione relativa ai pesanti interventi attuati dal Presidente nei confronti del Palazzo, oggi più che mai giustificatissimi e purtroppo comprovati dai fatti che ricoprono di graveolente melma anche tutti coloro che, grazie a Dio, credono ancora in uno sport sano e pulito. Proprio costoro, e mi ci metto pure io, dovranno cercare d'imporre in tutti i modi quello spirito di gratificante emulazione agonistica che fa delle gare, di qualsiasi tipo, avvenimenti passionali ed educativi. Ma torniamo a bomba: troppe parole sono state spese a vuoto e troppi fatti hanno incontestabilente provato che sono stati commessi diversi errori. E se è vero che errare è una debolezza umana, perseverare è assolutamente diabolico! Pertanto è necessario mettere una pietra, ed anche bella pesante, sul passato e cercare di programmare sapientemente ed intelligentemente un futuro più sereno e foriero di qualche soddisfazione.
Certamente i dirigenti sopra elencati non hanno bisogno di difensori d'ufficio ma non mi ricordo di avere mai assistito a spettacoli poco edificanti come quello esibito, purtroppo a piena ragione, dalla mitica Sud dopo il terzo gol del Lecce, già retrocesso...., e di aver raggiunto un record così negativo di sconfitte. Ma solo chi cade può risorgere. E la Società Sampdoria ha tutti i mezzi per risollevarsi: economici, organizzativi, morali.
Ai tanti tifosi, giustamente delusi, vorrei rivolgere un pressante invito: continuare ad avere fiducia e stare vicino alla squadra. Non dimentichiamoci «mai» il commendevole comportamento tenuto da Garrone che, pur potendo comprare la Samp a parametro zero dopo un sicuro fallimento, ci ha messo del «suo» consentendo alla Società di presentarsi su qualsiasi campo con estrema dignità, contrariamente a quanto attuato dal sig. Della Valle (tanto per fare un esempio...) che ora si permette di concionare a dritta e a manca quando farebbe molto meglio a tacere. Nemmeno ci si deve dimenticare che è molto facile fare i conti col denaro degli altri, e Garrone è un manager che i conti sa farli benissimo. Conseguentemente teniamocelo ben caro, chè un altro come lui a Genova è ben difficile trovarlo. Di Marotta non ritengo parlarne in quanto penso sia persona competente e ben introdotta nel mondo del calcio il quale ha dovuto svolgere il proprio compito coi mezzi che aveva a disposizione. Avrebbe potuto fare meglio ma forse è stato condizionato anche da certe intese di mercato che ci risultano sconosciute ma che, in questo enorme giro di affari non sempre trasparenti, diventano praticamente obbligate. Su Novellino vorrei invece spendere due parole in più. È fuor di dubbio che è una persona assoluatemente stimabile, in possesso di ineccepibile serietà, lavoratore eccellente ed animato da una gran voglia di fare bene. Ritengo che la scelta di rimanere alla Samp sia stata presa a ragion veduta ma anche lui dovrà tenere «in conto» gli errori effettuati: ammormidire il suo carattere non certo facile, inserire maggiormente i giovani (che peraltro sa far maturare benissimo) nel giro della prima squadra, temperare il suo carattere talvolta eccessivamente focoso e non confondere l'autorevolezza coll'autoritarismo.


Insomma, cerchiamo tutti di darci una bella regolata e lasciamo da parte rancori e delusioni, pensiamo positivo ed uniamoci tutti ancora nel grido che sgorga dal cuore: Forza Sampdoria! Lo so, caro Lussana, son caduto nell'ovvietà patetica ed un po' retorica dei tifosi ciecamente innamorati della propria squadra, ma anche Lei qualche volta ci casca!! E poi, venga meno al Suo impegno di non starci più e riprenda a scrivere i Suoi begli articoli di critica e di consigli: nel momento del bisogno tutti devono fare la loro parte: E pazienza se qualcuno non La vuole sentire; ce ne saranno moltissimi altri che sapranno trarre beneficio e piacere nel leggerLa.
Cordialissi saluti e scusi la prolissità, ma è molto tempo che non scrivevo!!!

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