Tennis, Bolelli e Santangelo sognano podio olimpico nel doppio misto

Progetto per i Giochi di Londra 2012 con il Circolo Aniene: «L'esperienza a cinque cerchi è unica»

L'obiettivo ravvicinato è quello di tornare protagonisti sui campi da tennis dopo momenti negativi e problemi fisici. Quello a lungo termine riguarda invece i Giochi di Londra 2012 e la possibilità di prenderne parte attraverso il reinserimento nel programma olimpico del doppio misto. Con questi punti fermi Simone Bolelli e Mara Santangelo entrano a far parte della famiglia del Circolo Canottieri Aniene di Roma.
E il presidente Giovanni Malagò non ha dubbi sulla bontà dell'investimento: «Il nostro circolo da sempre pone particolare attenzione e sensibilità alle discipline olimpiche e adesso il nostro sogno è quello di avere anche nel tennis le stesse soddisfazioni e successi conseguiti nelle altre discipline».
Anche se i criteri di accesso al doppio misto dei Giochi del 2012 ancora non sono stati delineati, i due giocatori azzurri credono al progetto di Malagò. «Dovremo cominciare ad allenarci insieme al più presto per trovare il giusto feeling» spiega Santangelo, vicina al rientro dopo un anno di stop forzato causato dall'operazione al piede sinistro. La tennista trentina, specialista nel doppio e numero 27 del mondo nel 2007, ammette di aver accettato con entusiasmo la sfida del presidente Malagò: «È iniziato tutto un pò per gioco ma il sogno adesso è quello di difendere nel 2012 la maglia azzurra nella squadra di doppio misto olimpico sull'erba di Londra».
Al suo fianco, in questo percorso, ci sarà Simone Bolelli, reduce da un momento negativo ma voglioso di tornare ai livelli del 2009, quando arrivò ad occupare la 36ª posizione del ranking Atp. «Ho le qualità per riprendermi e sono convinto che l'Aniene mi fornirà stimoli, serenità e condizioni per uscire da questo tunnel».

Sulla prospettiva di partecipare al doppio misto olimpico con una coppia targata Aniene, infine, il bolognese è chiaro: «Andare a Londra sarebbe importante anche perchè l'esperienza olimpica è unica. E poi, anche se i tornei dello Slam per un tennista rappresentano il top, credo che se vinci una medaglia alle Olimpiadi te la ricordi per tutta la vita».

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