
Torino - “Io sono un uomo delle istituzioni e non dimentico l’aiuto che ho ricevuto dal governo e da Giorgia Meloni: se però il problema dovessi essere io, dopo 25 anni posso anche togliere il disturbo e lasciare a spazio a chi può fare meglio di me”. Così ieri Angelo Binaghi, presidente della Fitp a margine della presentazione delle Nitto Atp Finals di tennis che si terranno a Torino il prossimo novembre. Oggetto del contendere, il decreto legge sui grandi avvenimenti sportivi (Finals comprese) che prevede la composizione di una cabina di regia “Comitato per le Finals” composto da cinque elementi di cui due legati appunto al governo: scenario che non piace allo stesso Binaghi e all’Atp. La quale, pur avendo proprio ieri annunciato ufficialmente che anche l’edizione 2026 si svolgerà sotto la Mole (“ma noi, avemdo dimostrato quello che sappiamo fare e potendo ancora migliorarci, le vogliamo tenere fino al 2030”, ha detto chiaro e tondo il sindaco Stefano Lo Russo), potrebbe irrigidirsi al punto tale da mettere in discussione le successive edizioni già assegnate all’Italia, volendo avere come controparte soltanto la Federtennis: “Lavoriamo per trovare una sintesi e una soluzione – ancora Binaghi, strada facendo preso anche dalla commozione -. Non voglio mettermi in contrapposizione con nessuno e tanto meno con il governo: il mio mandato resta a disposizione, io faccio l’ingegnere e, se necessario, posso levare il disturbo. Come ho già detto dopo la vittoria di Sinner a Wimbledon, sarebbe anche il momento migliore e del resto in tutte le cose è giusto che ci sia un inizio e una fine: abbiamo vinto tutto e stiamo facendo seriamente concorrenza al calcio in quanto a popolarità e non solo. A me piace vincere sempre: se non posso farlo, è meglio pensare a un’altra soluzione che non preveda la mia presenza”.
In attesa di quel che sarà, si pensa alla quinta edizione torinese (9-16 novembre): il blue carpet si terrà per la prima volta al Teatro Regio, i numeri saranno ancora in crescita e l’Inalpi Arena prevederà 700 posti in più a sessione grazie ad alcuni lavori di ampliamento che porteranno la capienza a 12.800 posti.
Anche il Fan Village proporrà altre migliorie, mentre il concerto inaugurale del 6 novembre prevederà la presenza contemporanea sul palco dei Pinguini Tattici Nucleari e di Max Pezzali. Scontato un trionfo su tutta la linea, con al momento quattro italiani qualificati: oltre a Sinner, Musetti nel singolare e la coppia Bolelli/Vavassori nel doppio.