
A Wimbledon, tra una volée e un ace, è scoppiato un fenomeno sociale: il “Pumpaj”, traduzione serba di “Pump It Up”, è diventato il nuovo gesto simbolo del campione Novak Djokovic " ballato insieme alla figlia.
Il balletto della vittoria
Dopo aver vinto il match contro Dan Evans, Djokovic ha aperto le braccia per mimare un movimento definito “pumpaj” da lui stesso. Non è solo una celebrazione sportiva, ma un gesto tratto da una coreografia familiare. Inizialmente eseguita durante la vittoria, la gestualità ha catturato l’attenzione delle telecamere, che hanno inquadrato non solo Djokovic, ma anche la figlia Tara, 8 anni, intenta a ripeterlo dalla tribuna.
Il significato del gesto
Djokovic ha spiegato che si tratta di un rituale condiviso con la piccola. La coreografia prende spunto dalla canzone "Pump It Up", hit dance di Danzel del 2004, e da ritmi familiari ascoltati in casa. “È qualcosa tra me e i miei figli”, ha dichiarato con un sorriso. “Abbiamo pensato che fosse adatto a ogni vittoria a Wimbledon”.
Tara protagonista del gesto
Quando il gesto è diventato virale, era già stata catturata dalle telecamere: Tara Djokovic, visibilmente emozionata, ha replicato i movimenti con spiccata sicurezza. “She's the master”, ha commentato orgoglioso suo padre, tra gli applausi del pubblico.
Nessun significato politico
Alcuni avevano ipotizzato che il gesto fosse un richiamo alle proteste
studentesche in Serbia, dove “pumpaj” ha significati simbolici legati a movimenti civici. Ma Djokovic ha subito chiarito che non c’è nessun significato politico: si tratta solo di un’esultanza affettuosa e gioiosa.