I punti chiave
Era già stato anticipato nei giorni scorsi ed era nell'aria, dunque non si tratta di un fulmine a ciel sereno ma adesso c'è l'ufficialità: Lorenzo Musetti non farà parte dell'Italteam alla Coppa Davis. L'annuncio è arrivato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro Carlos Alcaraz nell'ultima e decisiva gara delle Atp Finals con l'eliminazione del numero due del tennis italiano e 9 del ranking mondiale.
Perché non parteciperà
"Vista la mia condizione fisica e la mia situazione familiare (la compagna sta per avere il secondo figlio, ndr), d'accordo con il capitano Filippo Volandri, ho deciso che non parteciperò alle finali della Coppa Davis a Bologna", ha dichiarato Alcaraz. Il carrarino è arrivato già molto stanco alle Finals che ha rincorso per poterci essere a ogni costo: questo è significato fare tornei su tornei, l'ultimo dei quali l'Atp 250 di Atene dove, nonostante la sconfitta in finale contro Djokovic, ha avuto accesso all'ultimo torneo dell'anno per la rinuncia del serbo.
Nelle tre gare disputate ha dato tutto se stesso riuscendo nell'impresa della rimonta da urlo contro Alex De Minaur spremendo ogni singola energia, era quindi molto improbabile potesse partecipare alla Davis in programma a Bologna dal 18 al 23 novembre. "Ovviamente c'è molto rammarico e molto dispiacere - ha aggiunto Musetti - per come sono arrivato a questa competizione. Con un approccio migliore, forse avrei provato a giocarla, nonostante l'impegno familiare. Quindi mi dispiace, ma purtroppo quest'anno non farò parte della squadra". Al suo posto, quasi certamente, andrà Lorenzo Sonego che si unirà a Flavio Cobolli e Matteo Berrettini tra i singolaristi: Simone Bolelli e Andrea Vavassori giocheranno il doppio.
La gara contro Alcaraz
La sua partecipazione alle Finals, come detto, è stata inevitabilmente segnata dalla stanchezza accumulata negli ultimi mesi. "La stanchezza fisica sapevo che fosse difficile da smaltire con le battaglie degli ultimi mesi e specialmente delle ultime settimane soprattutto perché la partita con De Minaur è stata molto stressante, anche da un lato fisico. Sapevo che avrei dovuto fare un miracolo: nel secondo set sicuramente sono crollato, quello che mi ha tenuto in gioco nel primo set è il fatto che ho servito molto bene", ha dichiarato Lorenzo.
Gli obiettivi di Musetti
I numeri li ha, non lo scopriamo certo oggi, e giustamente il carrarino vola alto circa gli obiettivi del 2026. "Rifletteremo bene su quello che c'è da lavorare e sugli obiettivi e cercherò di puntare secondo me più in alto della top 5". Infine, una considerazione sul disputare così tanti tornei consecutivamente che "faceva gola" perché in palio c'era molto. "Un po' per passare il girone, un po' per il ranking, sicuramente per una chance di rigiocare. Quest'anno non so quanto chiuderò, dipenderà credo dal match tra Jannik e Shelton".
La sfortuna di Musetti nel 2025 è stato l'infortunio che non gli ha consentito di disputare tornei sull'erba.
"È pesato tanto non poter difendere come avrei voluto la semifinale a Wimbledon, che ha influito parecchio nei punti nel ranking e sull'umore perché venivo da un periodo bellissimo e il fatto di aver perso al primo turno in una condizione molto molto brutta, fisicamente parlando, ha influito un po' anche sull'umore e questo mi ha rallentato un po'".