Tenta di iniettare eroina alla sorella in coma

Milano - Ha tentato di iniettare eroina alla sorella, in coma irreversibile da tre mesi, per le conseguenze di un soffocamento da un boccone di cibo. Ma l'uomo, 53 anni, residente a Genova, è stato bloccato dagli infermieri della casa di cura e arrestato dai carabinieri per tentato omicidio. È accaduto ieri pomeriggio alla casa di cura Sandro Pertini a Garbagnate Milanese. Non sono state ancora fatte le analisi sul tipo di sostanza contenuta nella siringa: che si tratti di stupefacente lo ha detto lo stesso arrestato, che ha raccontato di averlo acquistato prima di partire da Genova. L'uomo è stato rinchiuso a San Vittore a disposizione del pm di turno.

Al personale della casa che lo fermavano ha spiegato che il suo era "un atto d'amore" e ai carabinieri ha aggiunto che non sopportava l'idea di vedere la sorella soffrire così e che comunque ci avrebbe riprovato. L'uomo, un pensionato, era partito in treno da Genova ieri mattina per raggiungere Garbagnate, dove la sorella, 55 anni, abitante nel milanese, è ricoverata. Prima di partire - questa la ricostruzione dei carabinieri, sulla base dello stesso racconto dell'uomo - aveva acquistato quattro dosi di eroina, una soluzione d'acqua e una siringa, ovvero tutto il necessario per mettere in atto il suo piano. Prima di entrare nella stanza della sorella, l'uomo ha preparato la siringa ma, mentre si apprestava a praticare l'iniezione endovena, è stato sorpreso da un infermiere in giro di ispezione fra i pazienti.

È stato immediatamente bloccato con l'aiuto di altro personale della casa di assistenza mentre venivano chiamati i carabinieri. Di fronte alla possibilità di reiterazione del reato e in flagranza, è stato arrestato per tentato omicidio, anche se non è stato ancora completato l'esame del liquido contenuto nella siringa.

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