Cronache

Teramo, Melania Rea uccisa con 35 coltellate "Un delitto passionale, ma non c'è stato stupro"

Autopsia sul corpo della donna, 29 anni, ritrovata ieri nel bosco di Ripe di Civitella del Tronto. Melania era scomparsa il 18 aprile e secondo l'autopsia sarebbe stata uccisa nella notte dello stesso giorno, ma in un luogo diverso da quello dove è stato trovato il cadavere. Fatale la coltellata alla gola

Teramo, Melania Rea uccisa con 35 coltellate 
"Un delitto passionale, ma non c'è stato stupro"

Teramo - Melania Rea sarebbe stata uccisa martedì sera, il giorno dopo la sua scomparsa. E il cadavere sarebbe stato portato nel luogo del ritrovamento ieri mattina. E' quanto trapela da indiscrezioni mentre è ancora in corso l'autopsia all'obitorio dell'ospedale di Teramo. La donna avrebbe perso molto sangue e il fatto che nel boschetto di Ripe di Civitella del Tronto (Teramo) non siano state trovate tracce abbondanti di sangue, avvalorerebbe, secondo gli investigatori, l'ipotesi che il delitto sia avvenuto altrove.

Narcotizzata I Ris compiranno gli esami tossicologici sia sul liquido contenuto nella siringa sia su eventuali tracce organiche trovate sul cadavere. Melania non sarebbe stata legata, non sono stati trovati segni che possano provare il contrario, e questo induce a credere che possa essere stata narcotizzata e poi uccisa. Le indagini vengono condotte in collaborazione tra le procure della Repubblica di Teramo e Ascoli Piceno, dato che ancora non é possibile stabilire la competenza territoriale: sinora è della magistratura abruzzese, ma se si appurasse che il delitto é stato commesso nell'Ascolano, allora la competenza sarebbe della procura marchigiana.

I familiari Intanto il marito di Carmela, Salvatore Parolisi, suo fratello Rocco, il cognato Michele Rea, e il cugino della vittima, Enzo Secondufo, sono stati fatti uscire da una porta secondaria, per evitare loro i numerosi giornalisti che da oggi pomeriggio stazionano davanti all'obitorio. La famiglia non ha nominato un perito di parte. Per tutto il pomeriggio i carabinieri hanno compiuto rilievi nell'area in cui ieri, intorno alle 14, un uomo, ancora sconosciuto, ha scoperto il cadavere.

L'autopsia Trentacinque coltellate su tutto il corpo, soprattutto sul tronco e sul collo sono state riscontrate durante l'autopsia su Melania. Non c'é stata violenza sessuale. Una delle ferite è profonda, alla gola, altre sono arrivate in profondità a ledere organi interni. Lo si è appreso dall'anatomopatologo Adriano Tagliabracci a conclusione dell'autopsia. I colpi fanno propendere per un delitto d'impeto, passionale e non premeditato o legato alla criminalità organizzata. Melania, scomparsa nel pomeriggio del 18 aprile, è stata uccisa nella notte tra il 18 e il 19: l'anatomopatologo circoscrive la morte al periodo di tempo tra le ore 24 del 18 aprile e le 3 del 19. In precedenza, prima dell'autopsia, alcune fonti investigative avevano riferito che la donna era stata uccisa martedì sera, quindi una ventina di ore dopo quelle individuate dall'esame autoptico. E' stato confermato che l'omicidio è avvenuto in un luogo diverso da quello in cui nel primo pomeriggio di ieri è stato ritrovato il cadavere.

Le indagini Non c'é nessun indagato e si procede con l'ipotesi di omicidio nell'inchiesta. E' quanto ha detto il sostituto procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno Umberto Monti. Nella sala in cui viene effettuata l'autopsia sono entrati anche alcuni ufficiali dei Ris che in precedenza avevano computo rilievi nel boschetto in cui è stato ritrovato il cadavere.

La loro presenza, probabilmente, è dovuta all'intento di acquisire ulteriori riscontri, dopo il sopralluogo a Ripa di Civitella del Tronto.

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