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Terremoto, Letta: "Pagamento tasse prorogato fino al 2011"

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio: "La soluzione che abbiamo cercato l’abbiamo trovata, c’è l’impegno per un emendamento al dl manovra, i cittadini aquilani possono stare tranquilli: non devono restituire le tasse dal primo luglio prossimo". Il pagamento delle imposte è prorogato al 2011

Terremoto, Letta: "Pagamento tasse prorogato fino al 2011"

L'Aquila - "La cifra di 600 milioni di euro, fatta dal presidente Chiodi, spiega la ragione per la quale questa operazione è stata divisa in due fasi: nel decreto legge mancava una copertura adeguata e perciò non è stata messa la norma. È stata adesso trovata la copertura, che non è facile da trovare perchè si tratta di una bella cifra, ed ora l’emendamento è coperto per 600 milioni di euro". È Gianni Letta a spiegare così, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, la soluzione per la proroga al 2011 della sospensione del pagamento delle tasse nelle zone terremotate in Abruzzo. "Qualche giorno fa, davanti alla magnifica facciata della basilica di Collemaggio, tornata al suo splendore grazie a un restauro straordinario, a chi mi chiedeva ’ma cosa fa il governo per le tasse, ma cosa succede il primo lugliò, io ho detto abbiate fiducia. Dal primo momento abbiamo detto che avremmo trovato una soluzione, la stiamo cercando e la troveremo".

La soluzione Gianni Letta comincia con un flashback per sottolinare che la scadenza che il governo si era data per il rinnovo dello slittamento dei termini per il pagamento delle tasse nelle aree terremotate abruzzesi era fissato a quel "prima del 16 vi darò una risposta". Oggi, nella sala stampa di Palazzo Chigi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, accanto a sè, osserva che "oggi, nel pomeriggio del 15 giugno, e quindi prima del 16, siamo qui a dirvi che abbiamo trovato la soluzione".

Punto dolente Un"punto dolente" quello delle tasse, ma Letta puntualizza che "venerdì scorso ho detto ’ieri il presidente Chiodi è stato a Roma, ha parlato con il presidente del Consiglio e, assieme a me, con il ministro dell’Economia, tornerà a Roma vedrete che prima del 16 vi daremo la soluzione.

E sin dall’inizio avevamo detto, sin da quando è nato il decreto sulla manovra, che l’operazione Abruzzo, in particolare quella per le tasse doveva essere scissa in due momenti, quella del decreto e del successivo emendamento in sede di conversione, e questo per un’elementare ragione di copertura".

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