Territorio, Milano copia il New Jersey

Presentato il nuovo piano di governo: una Borsa per i diritti di edificazione

Entro pochi mesi manderà in pensione il vecchio piano regolatore che data ormai 1980. È il nuovo Piano di governo del territorio, «più flessibile, dinamico e trasparente», assicura Letizia Moratti. «Uno strumento flessibile - spiega il sindaco - in grado di seguire l’evoluzione della città e che permetterà di avere servizi e trasporti laddove ci sono nuovi insediamenti e nuove edificazioni». Nascerà così la Borsa dei «diritti di edificazione», soggetto terzo per far incontrare domanda e offerta. In futuro, infatti, le diverse aree non avranno una specifica destinazione d’uso. Tutte le zone, anche quelle destinate a verde o a servizi e indipendentemente dalla collocazione centrale o periferica, avranno un diritto edificatorio che il proprietario potrà rivendere ad altri operatori di aree edificabili. Accanto alla liberalizzazione, affidata al mercato, rimangono in campo, però, tre strumenti di pianificazione affidati all’amministrazione: il documento di Piano, nel quale il Comune definisce le strategie, i programmi e gli strumenti per perseguirle, il Piano delle Regole che organizza e coordina gli aspetti di regolamentazione e gli elementi della qualità della città e del territorio e il Piano dei Servizi che consente l’armonizzazione tra insediamenti funzionali e il sistema dei servizi e delle attrezzature pubbliche o di interesse pubblico e generale (scuole, verde, strade, infrastruture). «Un modello così - spiega l’assessore Carlo Masseroli - è stato per ora adottato solo in New Jersey.

Un sistema innovativo e moderno che supera definitivamente le rigidità e l’impostazione centralistica del piano regolatore modello anni ’80. Vogliamo sbloccare il mercato. Un esempio? Considerare servizi anche le case destinate all’affitto. Con la fame di abitazioni che c’è oggi sarebbe una vera rivoluzione».

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