Quindici presunti terroristi islamici sono stati condannati a pene comprese tra i sei mesi e gli otto anni e sei mesi di reclusione. Lo ha deciso ieri la prima Corte dassise, che ha assolto altri 10 imputati, nel processo a carico di un gruppo di tunisini, algerini e marocchini accusati di far parte di unorganizzazione con base a Milano che inviava martiri in Iraq e in Afghanistan, e faceva proseliti nella moschee di viale Jenner e via Quaranta. In particolare, è stato condannato a 8 anni e 6 mesi il tunisino Dridi Sabri, considerato il capo della cellula qaedista. A 5 anni e 11 mesi di carcere è stato condannato Imed Zarkaoui che, stando alle indagini, teneva i contatti con i componenti dellassociazione che agivano allestero.
Proprio Dridi Sabri, al termine delludienza, ha attaccato il procuratore aggiunto Armando Spataro, in aula per assistere alla lettura della sentenza. ««Sei un criminale - ha gridato dalla gabbia in cui era rinchiuso assieme agli altri imputati -, sei un servitore degli Stati Uniti e complice dellAmerica di Bush».