Terzo giorno a 34°, scatta il piano caldo

È scattato il piano per non morire di caldo. Ieri il bollettino della Protezione civile segnava l’allarme più elevato, il «livello 3». Ossia, l’ondata di calore persiste da più di tre giorni e l’Asl scende in campo. Temperature massime a 34 gradi, strade e abitazioni trasformate in forni, afa da togliere il respiro, anziani a rischio. «Oggi gli ospedali metteranno il 10 per cento dei posti letto a disposizione delle emergenze» ha spiegato Luigi Bisanti, responsabile del servizio epidemiologico. Non solo. Comune, Asl e associazioni di volontariato hanno contattato 1.500 dei tremila anziani considerati «più fragili». Gli altri verranno cercati dal call-center. Il numero 800.29.3464 risponde a qualsiasi dubbio sull’afa. Intanto è allarme siccità a Milano e provincia. In città non piove dal 30 maggio, «se non ci saranno acquazzoni entro la fine di giugno raggiungeremo una siccità record» hanno confermato i meteorologi del centro Epson. Da inizio giugno non è ancora caduta una goccia d’acqua.

Ieri Viviana Beccalossi, vicepresidente della Regione e assessore dell’Agricoltura, ha chiesto al governo di sbloccare i fondi per la siccità. Si tratta di 150 milioni di euro che serviranno alla Regione per migliorare il sistema di irrigazione ed evitare dispersione di acqua.

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