Pugno duro del governo: niente motorino a chi risulterà positivo al test antistupefacenti. Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per la lotta alla droga Carlo Giovanardi. Si tratta di un progetto sperimentale che per ora non verrà adottato a Milano ma a Verona, Perugia, Foggia e Cagliari e che intende intervenire prima che avvengano gli incidenti. Il test antidroga sarà fatto prima che i ragazzi inforchino i motorini, e sarà una prova imprescindibile per ottenere il patentino.
L'unica certezza è che sono sempre più numerosi gli adolescenti che fanno uso di droghe leggere e pesanti. E pensare a dei ragazzini fatti di eroina, anche se fumata e non iniettata, alla guida di ciclomotori fa paura. Come se non bastassero già le stragi del sabato sera al volante. Per quanto riguarda gli adolescenti sulle due ruote, il governo non vuole attendere che avvengano gli incidenti e punta a prevenirli. «Attualmente - dichiara Giovanardi - non è previsto che un ragazzino che chiede il patentino per il motorino venga sottoposto al test antidroga. Vogliamo pertanto introdurre una norma che lo preveda. Il ragazzo deve sapere che, se viene trovato positivo non otterrà né il patentino. Andrà a piedi per salvaguardare la propria incolumità e quella degli altri». Il sottosegretario punta molto su questa iniziativa e spera anche nelle contromisure di vario tipo adottate per fronteggiare il problema droga.
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