Politica

Tettamanzi polemico con la Lega: «Radici cristiane? Ma contano i frutti»

L’arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, commenta la recente visita in Vaticano del leader della Lega Umberto Bossi. Per il cardinale Tettamanzi, le radici cristiane sono «importantissime, ma il Signore ci giudica non solo da queste, ma anche dai fiori e frutti che queste radici realizzano e che chiedono di essere confrontati col Vangelo e, in termini laici, con la dignità personale di ogni essere umano».
Il cardinale ha risposto a chi gli chiedeva quali sono i rapporti con la Lega e con Bossi. In occasione della visita in Vaticano, in un momento di aspre polemiche sull’immigrazione e i respingimenti, il Senatùr aveva ricordato le «radici cristiane» del Carroccio. «Io non escludo nessuno - ha spiegato Tettamanzi -, sono vescovo di tutti e per tutti. Il problema che vedo sottolineato con forza è quello di queste benedette radici cristiane, uso l’aggettivo benedette perché bisogna intendere bene come sono e quali sono queste radici cristiane. C’è il rischio - ha sottolineato l’arcivescovo di Milano che ha incontrato i giornalisti per l’inizio dell’anno pastorale - di intendere la tradizione come un qualche cosa di fossile che chiede di essere conservato: le radici sono importantissime ma il Signore ci giudica a partire dalle radici ma non meno dai fiori e dai frutti che queste radici realizzano. Questi sono i criteri che credenti e non credenti, tutti possono condividere per giudicare la bontà o meno di queste radici cristiane». Il cardinale Tettamanzi si è anche soffermato sulla vicenda di Dino Boffo, ex direttore di Avvenire. «Mi domando - ha detto - qual è il vero problema, se il problema è la vicenda personale di Boffo o se la vera vicenda è prendere questo problema e farne un uso più ampio e direi indebito e vederci, come più d’uno ha fatto, una critica e un’aggressione alla Chiesa come tale e alle sue prese di posizione». A Boffo l’arcivescovo ha rivolto la sua «solidarietà umana ed evangelica in una situazione difficile». Tettamanzi ha concluso con una riflessione: «Ogni giorno leggendo i giornali vedo che si parla della Chiesa. Mi chiedo se la Chiesa voglia intervenire o sia coinvolta contro la sua volontà.

Me lo chiedo mettendomi dalla parte dei fedeli».

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