Pechino. La fiaccola olimpica passa oggi da Lhasa, la capitale del Tibet ancora chiusa a tutti gli osservatori indipendenti dopo le manifestazioni anticinesi dei mesi scorsi mentre le autorità proprio oggi hanno fatto sapere attraverso la Nuova Cina di aver condannato 12 persone coinvolte nei moti di marzo e di averne rilasciate 1157. Residenti della città riferiscono che i movimenti della popolazione tibetana sono ancora soggetti a stretti controlli e che domani, in occasione del passaggio della fiaccola, alla maggior parte degli abitanti non sarà consentito uscire dalle proprie case. La presenza per le strade di agenti della Polizia armata del popolo, un corpo paramilitare addetto tra laltro alla repressione delle proteste popolari, è aumentata negli ultimi due giorni.
Non è chiaro quale sia la situazione nei grandi monasteri della capitale, come quelli del Jokang e di Ramoche e quelli che sorgono nei pressi della città come Sera, Drepung e Ganden, dai quali in marzo sono partite le proteste che poi si sono estese a tutto il Tibet, protraendosi almeno fino alla fine di maggio. Nel Paese i monasteri sono oggi controllati da poliziotti e soldati che impongono ai monaci le cosidette «sedute di rieducazione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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