«Ticket auto, serve un’intesa con l’hinterland»

Zambetti: «Evitiamo conflitti con il territorio»

«Se si vuole discutere dell'introduzione del ticket d'ingresso sulle auto più inquinanti, tassa che da sola non risolve comunque il problema delle polveri sottili, bisogna aprire un tavolo di consultazione con i comuni della cintura di Milano e capire la loro posizione sulla questione. Non abbiamo bisogno di conflittualità con le amministrazioni locali». A sostenerlo è l’assessore regionale all’Ambiente Domenico Zambetti, che ieri al Pirellone ha sottoscritto con Wwf Italia un protocollo d'intesa per la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità regionale. «L'Italia - ha spiegato infatti Daniele Meregalli del Wwf - possiede 10 scrigni della biodiversità, 4 solo in Lombardia: l’area a cavallo tra la provincia di Como e il Canton Ticino, il sistema delle Orobie e delle Grigne, valtellinesi e bergamasche, il complesso dei parchi nazionali tra lo Stelvio e l'Engadina in Svizzera e infine la zona compresa tra l'Adamello, l'Adamello Brenta e l'Alto Garda bresciano».
Sempre sul ticket d’ingresso invece, il presidente della Provincia Filippo Penati ha espresso disaccordo «sulla proposta dell’assessore comunale alla Salute, Carla De Albertis, di destinare parte dei proventi al suo assessorato.

Sarà comunque compito del sindaco decidere sulla destinazione dei fondi, ma ci dovrebbe essere una finalizzazione, credo che debbano essere usati per iniziative per fluidificare il traffico e ridurre l'inquinamento». Il presidente milanese dei Verdi Carlo Monguzzi propone invece che sul road pricing si faccia «prima un test a Milano, e poi un referendum per raccogliere il parere dei cittadini».

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