«Paghi chi inquina, a prescindere da dove abita». Il presidente della Provincia Filippo Penati minaccia scherzosamente querela a chi gli farà dire che vuol far pagare il ticket dingresso anche ai milanesi. Ma almeno la logica non è unopinione e le sue parole lasciano ben poco scampo a chi abita dentro i confini di Milano e fino a oggi aveva sperato di poter evitare la tassa. Poco lontano, lassessore a Mobilità e Ambiente di Palazzo Marino Edoardo Croci annuncia che la scadenza del primo gennaio è impraticabile e che lapplicazione della gabella è destinata a slittare. A quando? «Entro il 2007», la nuova scadenza. Di questo e di molto daltro si è parlato ieri al convegno su «Pollution charge e nuova mobilità per la metropoli» organizzato allIstituto dei ciechi da Legambiente e Provincia. Incontro preceduto dal tavolo convocato al Pirellone dallassessore Raffaele Cattaneo e a cui hanno partecipato Provincia e Comune che insieme siglano un Patto per la mobilità e si impegnano a rendere fisso lappuntamento.
«Il ticket solo per chi arriva da fuori - ha spiegato ieri Penati - è pericoloso perchè potrebbe legittimare azioni di difesa dei Comuni. Con la conseguenza, magari, di non poter più viaggiare nellarea metropolitana». Un non troppo velato accenno allinsurrezione. «Per questo dobbiamo fare tutti un passo indietro - aggiunge - perchè su un diritto universale come la salute non possiamo introdurre contrapposizioni tra interessi diversi. Lintroduzione della pollution charge non deve essere soltanto un fatto burocratico, ma un atto voluto da tutta una comunità allargata che si riconosce su un valore universale». Parole dolci come il miele per il primo cittadino di Sesto San Giovanni. «Mobilità e ambiente - le parole di Giorgio Oldrini -, sono temi seri. Nessuno può pensare di risolverli da solo. Nè di tassare i pendolari che arrivano da fuori per pagare le strade che qualcuno costruirà dentro Milano». E ricorda che chi arriva da fuori porta lavoro e consuma, mentre Sesto ogni giorno è attraversata da 70mila veicoli che nemmeno si fermano («Noi sì abbiamo solo svantaggi»). In suo soccorso arriva lassessore allAmbiente della Provincia. «I temi ambientali - sottolinea ironica Bruna Brembilla - sono per loro natura irrispettosi dei confini amministrativi». E ricorda limpegno «per rendere obbligatorio il bollino blu e promuovere progetti per case meno energivore»). Per il collega Paolo Matteucci (assessore alla Mobilità), «prima di mettere le mani nelle tasche dei cittadini le istituzioni devono fare gli investimenti». Torna il tema, tanto caro a Palazzo Isimbardi, della necessità di adeguare strade e trasporto pubblico («cominciando dalla gomma»), come contropartita alla tassa. Per questo Andrea Poggio, vicedirettore di Legambiente, preferirebbe che anzichè di ticket si comiciasse a parlare di abbonamento alla città («Pago, ma in cambio di servizi»). Lassessore Croci, invece, annuncia il rinvio.
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