Ticket: sindaco e Cdl «trattano» sul prezzo

La resa dei conti è fissata per le ore 13. Teatro dello scontro (si spera) finale sul ticket antismog, Palazzo Marino, dove il sindaco Letizia Moratti ha convocato i coordinatori milanesi della Cdl per decidere se, quando e quanto si pagherà per entrare nella Cerchia dei Bastioni. Il sindaco insiste perché si parta con la sperimentazione il 15 ottobre. Anche pochi giorni fa ha ribadito che «non è assolutamente una nuova tassa, e serve per garantire la salute di anziani e bambini». Venerdì scorso gli esperti hanno dato parere positivo dal punto di vista tecnico e oggi la Moratti giocherà la carta di un ulteriore ribasso degli abbonamenti per i residenti - fino a oggi il piano parlava di un pass annuale da 50, 125 o 250 euro, a seconda del potere inquinante dell’auto - per convincere i partiti che stanno tirando il freno a mano sul provvedimento. Ma la sua proposta dovrà essere decisamente allettante, visto che Forza Italia, Alleanza nazionale e Lega Nord arrivano all’appuntamento col fucile puntato.
«Forza Italia - anticipa la coordinatrice regionale Mariastella Gelmini - chiederà approfondimenti sul tema delle tariffe, e la risposta sarà propedeutica alla possibilità che si parta subito o si rimandi la sperimentazione. Non possiamo dare una stangata ai cittadini che già subiscono troppi aumenti per colpa del governo. O l’abbassamento delle tariffe è drastico, e i residenti si trovano a pagare una cifra davvero simbolica, o per noi non si parte ora ma si procede con cautela finché non si trovano soluzioni condivise».
Anche An punta i piedi. «Andiamo a verificare che il provvedimento richieda il minor sacrificio possibile per i cittadini - afferma il coordinatore milanese e deputato di An Ignazio La Russa -. Va bene rispettare il programma elettorale e segnare un’inversione di tendenza all’uso dell’auto, ma solo se c’è una larga intesa sul principio che i milanesi devono pagare una tariffa che sia al livello più basso possibile». Qualora sugli abbonamenti fossero soddisfatte le aspettative, nessuna obiezione a un avvio già da metà ottobre: «Prima parte l’esperimento prima finisce, e dunque ci fermiamo per un po’ a ragionare se è opportuno applicare il ticket. Certamente, sarebbe una sciocchezza iniziare sotto le feste di Natale, a quel punto meglio rimandare a gennaio. Vogliamo da chi ne ha la responsabilità le garanzie ufficiali che si possa partire, come dicono, già il 15 ottobre: poi verificheremo se è così».
Matteo Salvini, capogruppo della Lega, chiederà «che i milanesi non paghino il pedaggio, o in maniera limitatissima». Se così non fosse, assicura, «per noi se ne riparla dal 2008, e do quasi per scontato che sarà così».
A tenere banco sarà anche la questione del potenziamento dei mezzi pubblici.

Al vertice tecnico di venerdì scorso il presidente Elio Catania ha assicurato che «Atm è pronta a partire con il potenziamento dei mezzi», anche sulle tratte extraurbane, mentre qualche preoccupazione viene dalla capacità di risposta degli altri vettori che operano da e verso l’hinterland, specialmente nelle ore di punta.

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