Tigullio a teatro, a Santa il festival che fa meditare

Tigullio a teatro, a Santa il festival che fa meditare

«Recital e cabaret? Si fanno ovunque. A Santa Margherita Ligure no, facciamo qualcosa di diverso. Diamo spazio a temi veri, quelli sospettati di non appassionare il grande pubblico nei mesi estivi. Invece è proprio in estate che la gente legge di più e ha più tempo per meditare».
Sull'onda di questa intuizione di Pino Petruzzelli ritorna «Tigullio a Teatro», il festival di tre spettacoli diretto dallo stesso attore, autore e regista pugliese in procinto di giungere, quest'anno, alla settima edizione.
Dal 23 al 25 agosto, nella suggestiva cornice di Villa Durazzo, andrà quindi in scena un nuovo viaggio attraverso la storia e l'attualità.
Nella serata inaugurale Petruzzelli rappresenterà il suo «Olocausto di Yuri», drammatico affresco di un' al di là in cui una vittima del lager incontra il medico nazista che gli uccise moglie e figli.
«Solo nelle fiabe i malvagi hanno sembianze mostruose - anticipa il direttore artistico evocando Hanna Arendt - Nella realtà il Male può invece adorare la “Traumerei“ di Schumann».
Per questo, in appendice a uno spettacolo che getterà inquietanti ombre sulla derivazione del nazionalsocialismo dalla scienza medica, il pianista di fama internazionale Marco Rapetti eseguirà un programma del musicista tedesco amatissimo dal famigerato Josef Mengele.
Nella seconda e terza serata il dramma cederà il passo alla comicità. In primis a Mauro Pirovano, che la sera del 24 interpreterà uno strambo affabulatore dell'Alta Val Trebbia: «Bacci Musso u cunta Cristoforo Colombo», comica rivisitazione dialettale della vita del più celebre navigatore di tutti i tempi, per l'occasione natio nientepopodimenoche di Pentema. Un gioco, si. Uno spettacolo pensato per divertire, ma anche «per riflettere sulle responsabilità dell'Occidente nei confronti dei nativi americani».
Altrettanto ironica la chiave di lettura con cui Raimondo Brandi darà vita, l'ultima serata, a un monologo debitore di Marco Paolini e Dario Fo: «Security. Fino all'11 settembre», conferenza-spettacolo basata sugli indizi che, non sottovalutati, avrebbero potuto prevenire la più grande tragedia recente.
«Ma non siamo storici - conclude Petruzzelli - e non abbiamo verità ideologiche pre-costituite.

Offriamo solo, con rappresentazioni dalla chiave di lettura immediata, spunti di riflessione che poi lo spettatore potrà, se lo ritiene, approfondire liberamente».
L'inizio degli spettacoli, preceduti da una degustazione di vini liguri, è previsto alle ore 21.00. Ingresso libero.

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