Quindici anni sulla strada del pop, undici album costruiti all'inseguimento degli odori e dei sapori di un'America un po' vera e un po' ideale che - come dice lui - «forse oggi è solo letteraria, ma che possiede una forza propulsiva culturale incredibile, e resta, sempre e comunque, un punto di riferimento nei momenti bui». Un «italiano a stelle e strisce» Max Pezzali lo è sempre stato: nelle sue canzoni Italia e America si prendono per mano e voltano le spalle alle minuscole ruggini che odorano (e non è quasi mai profumo) di politica. Oggi - con il concerto d'avvio del nuovo tour al DatchForum (già sold out) e come aveva promesso all'uscita a fine maggio del suo ultimo disco intitolato «Time Out» - Max Pezzali torna a macinare chilometri, su e giù per lo Stivale, trasformato idealmente in una personale «Route 66». Il vecchio e immarcescibile sogno era evidente sin dalla copertina, per la prima volta raffigurante il volto di Max, anche se sfumato, a perdersi in una cartina geografica fatta di promontori e laghi, autostrade e strade provinciali, e nella quale i nomi delle località sono i titoli delle sue canzoni. Solo lì, nei brani melodici immediati e senza sensi di colpa che lo hanno reso celebre, l'ex 883 riesce a spiegare come l'Atlantico non sia, in fondo, che una pozzanghera sulla quale è facile costruire un ponte italoamericano. Il tour, battezzato semplicemente «Max 2007» (e durante il quale verrà registrato il primo cd dal vivo), prevede una cavalcata dal nord al sud fino a dicembre: un modo per festeggiare anche i quarant'anni che il Pezzali si ritrova sulla carta d'identità, ma non del tutto nel cuore. Come ha spesso detto uno dei suoi idoli, Vasco Rossi, un buon artista deve sempre essere di «maturazione lenta», e dunque l'autore di «Hanno ucciso l'Uomo Ragno», «Nord Sud Ovest Est», «Sei un mito», «Gli anni», «Tieni il tempo», «La regola dell'amico» e tanti altri successi da classifica ha preso giudiziosamente nota. Nello show costruito prevedibilmente concentrato sulle ultime canzoni (dal primo singolo «Torno subito», a «Profumo» a «La strada»), il passato degli 883 si mischia al presente di Max Pezzali senza quelle esitazioni con cui molti suoi colleghi trattano le proprie svolte professionali.
Anche se Max è cambiato, nei gusti e nelle scelte: «Un tempo cercavo di seguire la moda e le tendenze del momento, mi entusiasmavo per l'hip-hop e l'r'n'b, oggi troppo plastificati. Adesso mi scaldo di più con le canzoni di Jack Johnson e David Gray».Max Pezzali
stasera ore 21 DatchForum
ingresso 37-30-28 euro
informazioni: 02.53.00.65.01
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.