A essere rimarchevole non è che il Times di Londra abbia criticato la magistratura italiana, ma che noi italiani riteniamo di doverlo rimarcare. Agli inglesi non importa mai nulla di eventuali critiche della nostra stampa: e non si tratta ovviamente di fare ripicche, ma di cominciare a distinguere tra chi, circa il nostro Paese, scrive sempre e solo sciocchezze e chi invece no. Fuor di tema economico e finanziario, per esempio, lEconomist e il Times non ne hanno azzeccata una da ventanni.
LEconomist, sulla giustizia, ha cucito materiale daccatto. Il Times scrive cose sacrosante solo oggi, con un ritardino di quindicanni. La stampa americana è sempre stata più puntuale: il Wall Street Journal, già nel luglio 1994, diceva che «Il caotico sistema penale italiano ha profondamente bisogno di una riforma, luso che i magistrati hanno fatto della carcerazione preventiva dovrebbe preoccupare».
Pochi mesi prima aveva puntualizzato: «Da noi, quando una persona viene accusata, prima di scrivere è dobbligo sentire la sua opinione».
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