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Tintarella salvavita: da 15' di sole vitamina D come 100 uova

Una scienziata norvegese: "Un quarto d'ora di sole italiano vale tanto oro per il nostro organismo. Bene anche le lampade, ma con giudizio. Nei Paesi del Nord dobbiamo fare il pieno di vitamina D con merluzzi e salmoni"

Non bisogna temere il sole, nè le lampade se usate correttamente: è il messaggio degli esperti che mettono sotto i riflettori un'altro aspetto positivo della tintarella.
Dai raggi Uv noi ricaviamo il 90% della vitamina D circolante nel nostro organismo. Questo elemento ha effetti benefici sull'organismo, agendo su 4mila geni.
Più di uno studio segnala le sue proprietà anticancro, ribadite durante un incontro a Milano dalla scienziata norvegese Alina Carmen Porojnicu del Norwegian Radium Hospital: «Una ricerca Usa calcola che, incrementando di una piccola quantità l'apporto di vitamina D, si riduce del 17% l'incidenza e del 29% la mortalità per tumore. Per produrne una dose minima bastano 15 minuti sotto il sole italiano in estate. Sarebbe come bersi 250 millilitri di olio di fegato di merluzzo, o bere 5 litri di latte e consumare 100 uova senza gli effetti collaterali dell'abbuffata».
Anche i lettini solari, prosegue Porojnicu, «possono contribuire a raggiungere la quota ottimale di vitamina D. Con un nostro studio abbiamo dimostrato che per toccare i livelli estivi di vitamina D basta fare una lampada (di 5-12 minuti) due volte a settimana per 5 settimane. Noi le consigliamo anche agli anziani che prendono pochissimo sole e a chi ha problemi alle ossa». Nel Paese scandinavo, non certo baciato dal sole per 365 giorni all'anno, la popolazione riesce a mantenere livelli di vitamina D superiori 50 volte alla media, a suon di scorpacciate di salmone e merluzzi.

Un piatto tipico, per fare un esempio, è il fegato di merluzzo bollito: «Una bomba di vitamina D», assicura la ricercatrice.

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