Un camion dei centri sociali che riesce a sfondare il cordone di sicurezza e arrivare in mezzo a piazza Duomo. Con gli autonomi sul tetto che accendono i fumogeni e coprono con laltoparlante acceso le parole dal palco ufficiale del 25 aprile. Se quello agli autonomi è scontato, è partito parallelo il processo al questore che gestiva lordine pubblico della manifestazione. Vincenzo Indolfi quando in piazza gli animi si placano e le istituzioni lasciano il palco, non prima di aver aperto il processo ai buchi sulla sicurezza, spiega che gli agenti «hanno cercato di fermare gli autonomi con diversi interventi in corso Vittorio Emanuele, poi abbiamo valutato che fosse meglio non creare incidenti che avrebbero compromesso lintera manifestazione, abbiamo cercato di rallentarli il più possibile». Evitare il peggio, non scatenare la guerriglia. Una strategia che non ha convinto le istituzioni sul palco. Anche perché non è la prima volta che in piazza Duomo i contestatori riescono a raggiungere facilmente il palco, lultima a dicembre quando il premier Silvio Berlusconi venne ferito sotto la Madonnina dopo un comizio del Pdl. «Credo che Milano meriti una gestione diversa della piazza» attacca il sindaco Letizia Moratti, anche «nel rispetto di chi ha fatto la Resistenza e dei suoi valori. In piazza devono essere rispettati tutti coloro che si rifanno a quei valori e tutti coloro che vogliono parlare o ascoltare e che ne hanno il diritto». Anche il presidente della Provincia Guido Podestà si è «posto la domanda mentre parlavo dal palco su come sia stato possibile che un camion dei centri sociali sia arrivato fin qua, ne parleremo nelle sedi opportune. Ma è stato un episodio che poteva avere conseguenze anche per la gente che assisteva alla manifestazione». Erminio Quartiani, parlamentare milanese del Pd, ha annunciato che presenterà uninterrogazione urgente al ministro dellInterno Roberto Maroni «perché risponda sulla gestione dellordine pubblico in piazza».
Onorio Rosati, sindacalista milanese della Cgil, fa invece della dietrologia. «Dovera la polizia?», domanda. «Ce nè di più allo stadio che in una piazza come questa, dove tutti gli anni si verificano queste contestazioni - incalza - e cè stata una sottovalutazione da parte di chi ha gestito lordine pubblico. Ma mi domando: è incompetenza o si vuole che il 25 aprile venga impunemente infangato?». Rosati riferisce che già unora prima che partisse il corteo «il servizio dordine del sindacato si era scontrato con quelli dei centri sociali. Mi domando dove era la polizia». Si sorprende il vicesindaco Riccardo De Corato, che polemicamente osserva come «la sinistra si è accorta oggi delle malefatte dei centri sociali e chiede pure lintervento della polizia. Alla buonora, peccato che per decenni abbia risposto con un silenzio assordante di fronte a chi scorrazzava impunemente per Milano a compiere reati e occupazioni abusive».
Si è preso una manganellata in fronte ed è finito al pronto soccorso lex consigliere regionale di Rifondazione Luciano Muhlbauer, che era in testa al corteo dei centri sociali che hanno invaso la piazza con il furgone, ma parla di «unaggressione a freddo, inaccettabile da parte delle forze dellordine». Ma alla partenza del corteo il Cantiere aveva tentato di scontrarsi con i militanti di Emergency che si erano schierati pacificamente in testa al corteo, una posizione «ambita» che volevano invece conquistare loro.
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