Tiro a volo: l'ex olimpionico Benelli sfida l'Italia ai Mondiali

L'azzurro oro ad Atene nello skeet è attualmente il ct di Cipro, una delle rivali più pericolose degli azzurri. «Spero di tornare presto, intanto vorrei battervi qui a Monaco e ai Giochi di Londra nel 2012»

Sei anni fa regalava all'Italia un esaltante oro olimpico, adesso Andrea Benelli è passato dall'altra parte della barricata e spera di dare un dispiacere alla squadra azzurra. Ai Mondiali di tiro a volo di Monaco 2010 è il giorno dello skeet e quindi del tiratore fiorentino che in Grecia festeggiò con l'esultanza alla Batistuta e, dopo aver lasciato l'attività agonistica a fine 2008, adesso fa il ct della nazionale di Cipro, una delle rivali più pericolose della squadra italiana.
Il ct Benelli avrebbe voluto farlo in azzurro, ma la Fitav non ha potuto concedergli quest'occasione visto che alla guida dell'Italia c'è quel Francesco Fazi che da tecnico ha vinto due ori olimpici: quello di Atene proprio con Benelli e quello di Chiara Cainero con le donne a Pechino 2008. La posizione di Fazi è quindi inattaccabile, almeno per ora, quindi Benelli è dovuto emigrare e adesso cerca rivincite.
«Ora sfido l'Italia e mi piacerebbe tanto batterla - dice Benelli, parlando della finale iridata dello skeet di martedì -. È vero che cerco una rivincita, ma non sono arrabbiato con la federazione italiana. Faccio il mio lavoro, e loro un altro, comunque so che ho tutte le carte in regole per fare il ct della squadra azzurra. E non lo so solo io, ma anche il presidente Luciano Rossi. Ma per ora il posto è di Fazi, con il quale peraltro sono in buoni rapporti, e in futuro vedremo. In ogni caso Londra 2012 è vicina, quindi porto avanti il gruppo che ho creato a Cipro e che mi segue molto».
Così a Monaco «spero di vincere io», sottolinea il fiorentino. «Achilleos con me quest'anno si è imposto in due prove di Coppa del Mondo - dice ancora Benelli -, ma l'appuntamento che conta è questo, il più importante della stagione perchè assegna anche le prime carte olimpiche (cinque, ndr). Qui bisogna fare una grande gara, comunque il mio tiratore è uno dei favoriti, gli altri sono l'americano Hancock, il norvegese Brovold ed Ennio Falco».

«In fondo sono un fortunato - aggiunge - perchè appena ho smesso, anche se avrei voluto essere chiamato dalla Fitav, mi si è aperta subito un'altra occasione, e per guidare una squadra già di per sè competitiva. Per ora va bene così, vorrei solo che la mia Fiorentina comprasse, oltre ad un sostituto di Jovetic, anche un difensore: ci serve».

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