da Milano
Chiedere soldi al mercato in piena crisi di liquidità non è stata unottima idea. A farne le spese è Tiscali. Il titolo dellinternet provider ieri in Borsa ha lasciato sul terreno il 6,3% sprofondando a 1,6 euro, il minimo di sempre. Dopo lok arrivato dalla Consob, nella tarda serata di ieri, il cda del gruppo ha svelato i dettagli dellaumento di capitale. Tiscali emetterà circa 150 mila azioni al valore di un euro ciascuno. I nuovi titoli verranno offerti in ragione di ogni 6 nuove azioni ogni 17 possedute.
Renato Soru, azionista numero uno del gruppo ed attuale presidente della Regione Sardegna, ha già annunciato che farà la sua parte, sottoscrivendo il 25% del capitale per mantenere invariata la partecipazione. Una scommessa sul futuro di Tiscali che avrebbe dovuto incoraggiare i mercati ma non è stato così. Le operazioni di Ipo e di aumenti di capitale hanno segnato una battuta darresto proprio a seguito della crisi che sta colpendo le Borse. Non è il momento di chiedere soldi agli investitori e il prezzo basso delle nuove azioni non piacerà certo al mercato, spiega un operatore.
Non la pensa allo stesso modo Standard&Poors, la nota agenzia di rating che ieri a mercati chiusi ha assegnato rating B sullesposizione finanziaria gruppo con prospettive positive. Lobiettivo di S&P è portare la raccomandazione a B+ una volta concluso laumento di capitale da 150 milioni, si legge in una report dellagenzia.
Queste risorse insieme con i 60 milioni di euro incassati con lemissione di bond convertibili sottoscritti lo scorso dicembre dalla M&C di De Benedetti, serviranno a rifinanziare parte del il debito da 650 milioni del gruppo.
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