Allarchitetto Stefano Boeri «sono state confermate le deleghe annunciate» anche perché «non esiste alcun conflitto di interesse». Dunque: lassessore alla Cultura, Moda, Design ed Expo si occuperà dellevento per il 2015, assicura il vicesindaco Maria Grazia Guida a fine giunta «a 360 gradi». Ma come annunciato e non chiarito dal sindaco Giuliano Pisapia il giorno della presentazione della squadra in Sala Alessi, appunto, anche la delibera votata e approvata nella seduta di ieri cita chiaramente che allarchistar che firmò il progetto dellorto planetario sullarea di Rho-Pero per lesposizione, il sindaco conferisce le deleghe alle «politiche per la cultura, grandi eventi, moda, design» e «promozione, valorizzazione, diffusione della manifestazione prevista nel 2015 e risultati». Nessun accenno ai rapporti con la società Expo 2015 che gestisce operativamente levento. Gli uffici tecnici hanno aperto un dossier sullincarico a Boeri, e come spiegava ieri il Sole 24Ore, il decreto legislativo del 18 agosto 2000 n.267 (articolo 78, comma n.3) dichiara incompatibile per chi svolge la professione di architetto o di ingegnere ad occuparsi politicamente delloggetto della sua stessa professione nella città dove lavora. Un conflitto di interessi assaggiato già nei giorni scorsi quando Boeri si è scontrato con lad della società, Giuseppe Sala, chiedendo la revisione dei terreni e la correzione del progetto riesumando lorto planetario. Ma Boeri, come dichiara il vicesindaco, «avrà un ruolo fondamentale per la promozione di Expo, ovviamente per tutti quei ruoli anche organizzativi che sono di competenza dellamministrazione comunale e non della società Expo». «I rapporti con la società Expo 2015 e la newco Arexpo resteranno in capo a Pisapia, che è titolare delle deleghe alle società partecipate». E siederà quindi ai tavoli che contano. E larchitetto non si occuperà del masterplan. Ma Boeri sul suo profilo facebook festeggia comunque, «prima riunione di giunta, grande ottimismo, energia e condivisione dintenti. Mi sono state confermate deleghe piene a Expo, Cultura, Moda e Design, mi dispiace deludere Boni e Masseroli». Il primo è il presidente leghista del consiglio regionale, che ieri definiva «sbagliato e pericoloso per lo stesso Expo» anche dopo lultimatum del Bie sulla partenza dei lavori entro ottobre «continuare a compiere passi falsi. Se sussiste una qualsiasi incompatibilità dellarchitetto Boeri con la delega affidatagli, meglio correre subito ai ripari e riassegnare, a questo punto, la competenza diretta nelle mani del sindaco». E lex assessore Pdl allUrbanistica Carlo Masseroli, nel primo incontro dei consiglieri di opposizione con Pisapia, ha sollevato il rischio di ricorsi e chiesto al sindaco di «pretendere un passo indietro da Boeri o togliergli la delega ad Expo». Di fatto, saranno competenze «svuotate», limitate allaspetto culturale del 2015.
Lultima grana di Pisapia è la candidatura ieri del radicale Marco Cappato alla presidenza del consiglio. Con una lettera ai colleghi si è proposto per lincarico che verrà votato lunedì dallaula.
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