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Toni: «Donadoni ha fatto bene a non convocarmi»

da Firenze

Ritrovata con prepotenza la via del gol, sabato nell’anticipo di Firenze con l’Inter, l’attaccante della Fiorentina e della nazionale, Luca Toni, ha spiegato il suo momento, soprattutto la sua assenza nel doppio impegno degli azzurri allenati da Donadoni contro la Lituania a Napoli (1 a 1) e la Francia a Parigi (sconfitta per 3 a 1). È stato chiarissimo: «Io avevo fatto meno allenamenti degli altri, avevo parlato con il mister e gli avevo detto che in Nazionale ci andrei sempre e comunque. Però giustamente Donadoni ha pensato di convocare altri giocatori che stavano meglio di me».
Nessuna polemica quindi per Toni che, intervistato in esclusiva da Sky, ha chiarito che era disponibile a giocare il doppio confronto per le qualificazioni europee e che alla fine la scelta l'ha fatta il ct, convocando giocatori più in forma. Una discriminante importante, non un capriccio o una bocciatura tecnica.
Adesso la punta ha un obiettivo preciso, dopo che i viola hanno subito in campionato una penalizzazione di 19 punti e sono stati esclusi dalla coppa Campioni: «La Champions? Me la vedrò in tivù e avrò ancora più voglia di raggiungerla nei prossimi anni».
Singolare la battuta finale. Ammonito con l’Inter per avere strappato il pallone dalle mani di Cordoba dopo aver realizzato la prima di due reti: «Che figura. Non sapevo del regolamento, me l’ha spiegato il mio magazziniere, Leo, era l’unico che lo conosceva...».

Incredibile: nel calcio milionario, la conoscenza del regolamento è un optional.

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