Una tonnellata di rifiuti in casa: vigili scavano un tunnel per salvarla
1 Luglio 2006 - 00:00Donna colta da malore ma il 118 non riesce a entrare
Quando hanno provato ad entrare, i medici del 118 si sono trovati davanti a un muro di carabattole, scatoloni, ventilatori, televisori, stoviglie, libri, manici di scope. Insomma, non riuscivano a «manovrare» con la barella per soccorrere la paziente stesa sul letto e così hanno chiamato i vigili del fuoco per creare un varco. E solo dopo un paio di ore la via è stata aperta e la donna portata in ospedale.
Via Quinto Romano 52, casa di ringhiera su due piani, vecchia di un secolo, e da un secolo sembra che nessuno ci abbia mai messo mano. Dentro decine di famiglie oneste e dignitose, la maggior parte di origine straniera, perfettamente inserite in un piccolo «meltin pot», vero esempio di convivenza. Al primo piano vivono Carmela A., 57 anni, e il suo compagno. Una coppia «difficile», come scriverebbero gli assistenti sociali se dovessero intervenire. Nessuno dei due ha un impiego stabile tanto che per riuscire a far pagare loro le piccole spese condominiali, gli inquilini hanno assunto lui con regolare contratto per fare pulizie e piccoli lavori.
Il compagno di Carmela infatti ha una straordinaria abilità: qualsiasi cosa gli passi per le mani viene aggiustata a regola darte. E quel «qualsiasi» cosa va inteso in maniera letterale. Lui infatti raccoglie tutto quel che gli capita e lo porta a casa. Accumulando cianfrusaglie, dentro e fuori, sul ballatoio, suscitando anche la reazione dei condomini che spesso a fatica riescono a convincerlo a fare un po di pulizia. Lei, invece, non può fare granché, già colpita da emorragia cerebrale, è stata in passato operata, si è parzialmente ripresa, ma ieri mattina verso le 8 ha avuto un nuovo attacco.
Arriva il 118 ma i medici si trovano di fronte a una muraglia composta dai più svariati oggetti. Un ostacolo che impediva di muoversi con la barella e a spostarlo cera il rischio di un crollo. Da qui lintervento dei vigili del fuoco che hanno spostato, e soprattutto puntellato, la barriera, composta da almeno una tonnellata di stracci, masserizie, libri, elettrodomestici, lavorando un paio di ore «in condizioni igieniche e ambientali molto critiche», come hanno poi scritto nel verbale.
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