Torino Lei lo respinge, lui le sfigura il volto con l’acido. Marocchino in manette

È stata sfigurata per tutta la vita e quasi certamente perderà anche l’uso di un occhio a causa della follia di uno spasimante respinto. Con questa accusa un suo connazionale, anche lui giovanissimo, Abderrahim Soufi,di 23 anni, è stato arrestato. Stava scappando con l’aiuto di un complice che, per questo, è finito in manette. La vita di Hasna Beniliha, marocchina di 19 anni residente a Torino, è stata segnata per sempre la sera di giovedì. Scesa da un bus in corso Principe Oddone, non lontana dal centro cittadino, è stata investita da un getto di acido muriatico che l’ha colpita nella parte superiore del corpo. Abderrahim Soufi è pluripregiudicato e senza fissa dimora e da qualche tempo corteggiava la ragazza con insistenza. L’uomo, oltre a essere sempre stato respinto, non sopportava alcuni suoi atteggiamenti ritenuti troppo disinibiti. Aiutato da un amico, Marhroum Salah, 24 anni, anch’egli arrestato con l’accusa di favoreggiamento, aveva raggiunto la stazione ferroviaria di Asti ed era salito sul treno diretto a Napoli quando ha trovato i militari ad aspettarlo. L’indagine aveva permesso di risalire a lui grazie alle testimonianze della stessa Hasna e di alcuni appartenenti alla comunità marocchina torinese. Le intercettazioni telefoniche hanno poi permesso di scoprire e impedire il suo piano di fuga verso il meridione.

Il pubblico ministero Paolo Borgna, che ha coordinato l’inchiesta insieme al capitano Luigi Isacchini, comandante della compagnia Oltredora dei carabinieri di Torino, gli contesta il reato di lesioni gravissime nei confronti della ragazza. Con le aggravanti dello sfregio permanente, dell’uso di sostanze corrosive, della premeditazione e, se lei perderà l’occhio, anche della compromissione di organo.

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