da Milano
«Unora dopo che il tribunale ha firmato lordine di restituzione alla famiglia io e il padre di A. eravamo già alla comunità. E poter andarlo a riprendere è stata una soddisfazione indicibile, anche se ci siamo trovati davanti un ragazzino segnato anche nel fisico: ha le occhiaie, pesa la metà di quando lo hanno portato via».
Per Antonello Martinez, il legale che fin dagli inizi assiste la famiglia di Basiglio cui il Comune e i giudici avevano tolto i due figli, la giornata di ieri non segna la fine della battaglia. Dopo G., la bambina, rientrata a casa la settimana scorsa, anche A. ha potuto riabbracciare i genitori. «Ma a questo punto - dichiara Martinez - possiamo partire allattacco e chiedere che i responsabili di questa incredibile vicenda siano chiamati a risponderne. Ogni anno in Italia vengono tolti alle famiglie dodicimila bambini. Se anche uno solo di questi allontanamenti è basato sul nulla come questo di Basiglio allora la nostra battaglia è doverosa. Serve una condanna esemplare per un apparato burocratico che tratta la vita delle persone come se fossero oggetti».
In attesa della conferenza stampa annunciata questa mattina dal padre dei bambini e dal suo combattivo legale di fiducia, ieri A. ha trovato ad attenderlo a Basiglio una specie di festa spontanea organizzata sul campo da calcio dove gioca abitualmente: cerano i compagni di squadra e molte delle famiglie che in questi due mesi hanno chiesto a gran voce la fine dellesilio dei due piccoli. «Ma i vigili - protesta Martinez - hanno cercato in ogni modo di tenere lontani i giornalisti. Chissà perché... ».
Lordinanza del tribunale contiene giudizi severi verso la decisione del legale di coinvolgere la stampa nella vicenda di Basiglio, scatenando un clamore che avrebbe danneggiato i due bambini.
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