Torna il ghiaccio in strada ma Tursi vieta di distribuire il sale

Torna il ghiaccio in strada ma Tursi vieta di distribuire il sale

«Ordini dall’alto, signore: non possiamo fornirle sale». Genova si risveglia con temperature vicine allo zero, nevica. Nella mente dei genovesi rimane la gelata di strade e marciapiedi nei giorni precedenti a Natale. C’è chi si arma di senso civico e cerca di dare il suo volontario contributo come Marco Marchionni deciso a ripulire uno dei marciapiedi nella zona di Priaruggia: «Sono andato al punto Amiu che mi era più comodo per farmi dare un sacco di sale che avrei sparso sul marciapiede per evitare rischi alla gente - spiega Marchionni -. L’ho fatto perché la scorsa nevicata non si è mosso nessuno e ci siamo ridotti a spaccare lastre di ghiaccio con mezzi di fortuna mentre le vecchiette pattinavano come pinguini». Ma lo sventurato cittadino è rimasto letteralmente gelato (al di là di quello che segnava la colonnina di mercurio) quando si è sentito rispondere: «Abbiamo ricevuto ordini dall’alto di non consegnare sale».
Il sindaco Marta Vincenzi non distribuisce sale ma permette ai genovesi di godersi il caldo di casa: ieri, viste le previsioni che fino a domenica prossima danno temperature rigide su Genova e provincia, ha disposto il prolungamento dell’accensione di caloriferi fino a 14 ore al giorno. La neve che ieri mattina ha spruzzato di bianco la città non ha creato problemi, questa volta nemmeno ad Amt i cui mezzi hanno circolato regolarmente con catene sui bus montate solo su corse collinari a Rivarolo. Mediamente regolari anche i treni regionali, mentre all’aeroporto Cristoforo Colombo si sono segnalati ritardi per alcuni voli per Roma a causa delle operazioni di sghiacciamento delle ali. Nessun problema sulle strade provinciali, mentre la A26 è stata chiusa nel pomeriggio tra Masone e Voltri.
Il maltempo, domenica pomeriggio, è stato conseguenza della caduta di una palma centenaria alta più di 30 metri. Il «ciuffo» si è staccato crollando su uno dei prati di villa Gropallo. La caduta di alberi nei parchi di Nervi è un problema sempre più frequente e conseguenza anche della scarsa manutenzione.
Intanto, ieri la Regione Liguria ha richiesto lo stato di emergenza dopo le violente mareggiate che hanno colpito gran parte della costa ligure. La richiesta è indirizzata a Governo e Protezione Civile e fa riferimento «all’impossibilità da parte della Regione di provvedere al ripristino degli ambiti danneggiati e alle necessità economiche per la ripresa delle normali condizioni di vita».

Dal Pdl arrivano due proposte per affrontare l’emergenza della mareggiata: Gabriele Saldo chiede che la giunta impegni immediatamente risorse per gli stabilimenti balneari, mentre Gianni Plinio propone una delegazione bipartisan che a Roma possa trattare per avere i fondi necessari a risolvere i problemi del Tigullio.

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