
Nuovo importante passo avanti per il progetto «Grande!» promosso dalla Fondazione Verga, da oltre dieci anni impegnata nella cura e nella ricerca delle malattie oncoematologiche pediatriche. È stata confermata infatti la conclusione dei lavori della Torre della Ricerca in via Cadore a Monza e la prosecuzione delle attività di ampliamento a partire dal prossimo gennaio. La Torre - un avanzamento fondamentale, reso possibile grazie a tutti i donatori che hanno sostenuto l'iniziativa e all'importante contributo della Fondazione Luigi Berlusconi e della Fondazione Ennio Doris - si svilupperà in 3.730 metri quadrati e su dieci piani, inclusa un'area interrata, e ospiterà laboratori, una biobanca per la crioconservazione di campioni biologici, uffici, spazi per la formazione e aule seminari. Sarà intitolata infatti proprio all'amicizia nata tra Doris e Berlusconi (nella foto) e alla loro operosità e lungimiranza, che hanno trovato nella storia della Fondazione Verga affinità, condivisione di valori e impegno nel sostegno alla ricerca scientifica.
Il progetto «Grande!» è nato per rafforzare il modello di cura e assistenza dei bambini affetti da patologie oncologiche, rare e metaboliche, ampliando l'attività di ricerca della Fondazione Tettamanti, un riferimento nazionale nella ricerca in oncoematologia pediatrica nato grazie al Comitato Maria Letizia Verga.
Giovanni Verga, presidente della Fondazione Maria Letizia Verga, ha sottolineato: «La Torre della Ricerca rappresenta un traguardo importante in un cammino che dura da oltre 45 anni, fatto dell'impegno condiviso di medici, genitori, ricercatori, volontari e donatori. Tutti uniti da un obiettivo che non è mai cambiato: guarire un bambino in più e migliorare la qualità della vita delle famiglie che affrontano la malattia di un figlio.
La Fondazione Luigi Berlusconi e la Fondazione Ennio Doris hanno creduto in questo nostro modo di sognare con impegno e concretezza e hanno deciso di sostenerlo con straordinaria generosità. Li ringraziamo per questo contributo grande come il nostro progetto».